SANITA’ IN CAMPANIA ALL’INSEGNA DEL RIGORE

“In Campania negli anni passati eravamo sedati e assopiti, adesso si lavora all’insegna di qualità e rigore”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia. Le risorse del fondo nazionale consentiranno “di avere un pò di respiro” e “saranno elementi che saranno all’attenzione dei commissari”. Si avvia, quindi, ha detto ancora De Luca, una “riorganizzazione radicale” improntata al “rigore” cosa che rende “ragionevole pretendere che questa fase di commissariamento si concluda”. “Stiamo discutendo con i commissari – ha aggiunto il governatore – innanzitutto per quanto riguarda le farmacie per le concluderemo la graduatoria della gara del 2009”. “Stiamo lavorando – ha proseguito – e credo che ci sarà la prossima settimana un incontro con il commissario, per definire il fabbisogno in alcuni campi, cosa c’è non è stata fatta nel passato e ha paralizzato le possibilità di cure”. “Qui c’è una responsabilità enorme delle strutture della Regione – ha sottolineato De Luca – ci sono criticità per le strutture della procreazione medicalmente assistita”. “Ci sono strutture private, oltre quelle pubbliche – ha spiegato – che sarebbero in grado di avviare da subito un lavoro di grande qualità per la procreazione medicalmente assistita. E non siamo in condizione di procedere all’accreditamento”. “Questo perché non è stato ancora definito il fabbisogno – ha concluso – È una delle prove della demenzialità burocratica e delle responsabilità di cui è titolare la Regione Campania che abbiamo alle spalle. Intendiamo concludere entro il 2017 il piano di rientro”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in una conferenza stampa a Palazzo Santa Lucia. “Ci muoveremo per avere tempi di decisione coerenti”, ha poi assicurato il governatore. “La condizione che viviamo è umiliante – ha affermato – perché è umiliante essere commissariati e non solo per la sanità”. “Viviamo in questa condizione dal 2009 – ha aggiunto – a causa della voragine di debito creato nella sanità per responsabilità tutte nostre”. “In Campania non manca niente – ha concluso – Manca solo la capacità di dirigere. Adesso si volta pagina”.

Il Governatore continua commentando le indagini della Corte dei Conti e della Guardia di Finanza in base alle quali viene ravvisato un danno erariale di 16 milioni di euro per duplicazioni di posti dirigenziali e primariati in campo sanitario, negli anni passati: “In Campania non c’era alcuna struttura di controllo della Regione sulla sanità. La moltiplicazione dei primari è servita per altre campagne elettorali – ha dichiarato – non certo per la mia”. “La Campania brucia ogni anno 16mln per 523 primati nominati ‘extra legem’ – ha affermato -Questa notizia ci danneggia profondamente perché in queste ore la Campania è agli onori della cronaca come la regione dello spreco e della clientela politica”. “Mentre facciamo la guerra per avere più risorse – ha sottolineato – ci presentiamo sulla scena nazionale come quelli che mangiano le risorse per posizioni clientelari”. I controlli “avrebbe dovuto farli l’Arsan”. “Anche in questo caso Dio c’è – ha spiegato – perché abbiamo abolito l’Arsan, ente inutile, prima delle indagini della Corte dei Conti”. De Luca spiega che “non intende in alcun modo infierire sui dirigenti e i funzionari chiamati in causa”. “Posizioni e singole eventuali responsabilità saranno accertate dalla Corte dei conti o dalla giustizia penale – ha aggiunto – Denuncio il problema politico: abbiamo la conferma che non sono state rispettate le regole in maniera clamorosa.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro