SANITA’? UN CAPPIO AL COLLO. SIT IN AL RUGGI DELL’UNIONE SINDACALE DI BASE –

Il Covid e l’emergenza ormai in corso da un anno non hanno insegnato nulla alla sanità pubblica. Ed usa un’espressione forte, quale quella di strage di Stato il rappresentante della USB, Vito Storniello riferendosi ai 400 morti che ancora continuano a registrarsi a causa del covid. Così come è avvenuto già davanti ad altri presidi sanitari della regione Campania, l’Unione

sindacale di base, ha manifestato con un sit-in questa mattina davanti alla sede dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno disegnando un quadro desolante e contestando una serie di carenze nelle strutture sanitarie, ma soprattutto chiedendo alla Regione Campania una inversione di rotta con un piano di assunzioni straordinario di personale medico e infermieristico per far fronte all’emergenza e porre fine al precariato in tutte le sue forme. Davanti all’ospedale i lavoratori a tempo determinato e precari sono rappresentati da un manichino con un cappio al collo perché dopo mesi di formazione vengono fermati senza possibilità di continuare o assunti nelle aziende del Nord. Ma la USB ha denunciato anche condizioni di lavoro che non garantiscono, dai reparti alle sale operatorie, la sicurezza sia degli operatori ma anche soprattutto quella dei pazienti che arrivano al pronto soccorso del Ruggi Salerno Salerno.

Autore dell'articolo: Barbara Albero