SBARCHI: “IL PORTO DI SALERNO NON PUO’ REGGERE IN ETERNO”

Non si può sostenere questo sforzo in eterno”. Prendendo spunto dalla seria riflessione che il Governo italiano, in primis con il premier Gentiloni, sta facendo a proposito degli sbarchi di migranti in Italia, il presidente dell’Autorita’ portuale del Mar Tirreno centrale Pietro Spirito, ha lasciato intendere che la situazione non potrà reggere ancora per molto tempo e che è giusto che il governo pensi a “bilanciare lo sforzo di accoglienza che Italia e Grecia hanno stanno sopportando da tempo”. Con molta chiarezza, allora, Spirito ha fatto notare che se ci sarà un decreto dell’Esecutivo per bloccare l’attracco di navi con i migranti battenti bandiera non italiana, il porto di Salerno non potrà che adeguarsi. Vale la pena ricordare che per quanto concerne la Campania, il porto individuato dal Viminale per l’approdo di migranti salvati in mare è quello di Salerno che tuttavia per il momento riesce ancora a reggere la sua crescita in parallelo con la moltiplicazione degli sbarchi. Si tratta comunque di operazioni complesse che richiedono ore ore di lavoro; uno sforzo collettivo enorme. Le precisazioni di Spirito sono state successive alle dichiarazioni rilasciate, sullo stesso argomento, dal governatore De Luca che pur rimarcando l’importanza dell’operazione umanitaria ha puntualizzato che bisognerebbe fare un’ eccezione solo per i bambini abbandonati che arrivano in Italia, obbligando tutti i Paesi d’Europa ad accogliere una parte dei minori”. Per il governatore della Campania, siamo di fronte ad una l’ondata di migranti sta diventando insostenibile ed è il momento che la comunità internazionale sia posta di fronte alle proprie responsabilità istituendo “centri accoglienza in Nord Africa e nella fascia subsahariana che siano controllati dalle Nazioni unite, con delle intese con i Paesi da cui provengono e dunque risolvere il problema a monte

Autore dell'articolo: Marcello Festa