SCOPERTI TAGLI FURTIVI E PISTA ABUSIVA NEL CILENTO

Nell’ambito di servizi di vigilanza ambientale e controllo del territorio finalizzati a preservare e difendere il patrimonio boschivo del verde Cilento, il personale del Corpo Forestale dello Stato, ha scoperto nei comuni di Corleto Monforte, Camerota, Polla, Campora e Rofrano, una pista abusiva all’interno di un complesso boscato e il taglio furtivo di numerosi alberi ricadenti su terreni Demaniali e privati.

L’intensificazione dei controlli si è resa necessaria a seguito dell’accertato aumento di questa tipologia di delitti nell’area del territorio Cilentano.

Nella suggestiva cornice della località “Varco della Montagnola” in agro di Corleto Monforte, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, a circa 1300 metri di altitudine dove il faggio trova il proprio habitat naturale, in zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a Protezione Speciale), i Forestali della locale Stazione, hanno accertato che su terreno di proprietà comunale, dove era in corso il taglio di un bosco di alto fusto, la realizzazione ex novo di una pista in terra battuta.

Le indagini condotte, le acquisizioni documentali, la consultazione della cartografia ed infine le verifiche in campo, hanno consentito di accertare, che i lavori, ossia la pista e lo sbancamento sono stati realizzati senza alcun titolo autorizzativo, presumibilmente per facilitare l’esbosco delle 3000 piante di faggio tagliate.

I Forestali, accertato l’abuso hanno posto sotto sequestro l’intero tracciato, deferendo all’Autorità Giudiziaria sia il rappresentante della ditta che il Direttore dei lavori.

Il Comando Stazione Forestale di San Giovanni a Piro, a seguito di una segnalazione, giunto in località “Arcuzzo” in agro del comune di Camerota, riscontrava la presenza di operai di una ditta boschiva intenti ad eseguire il taglio di un bosco ceduo di specie quercina.

Le indagini condotte e, la verifica degli atti, hanno consentito di accertare che le attività di taglio venivano eseguite in carenza delle necessarie autorizzazioni.

Infatti, il taglio di utilizzazione veniva eseguito su delle particelle differenti da quelle indicate nella comunicazione presentata alla Comunità Montana competente per territorio, interessando sia terreni comunali che privati.

Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi denunciavano a piede libero alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania S.V., il quale dovrà rispondere per il reato di falso e furto di materiale legnoso sottratto illegalmente senza il consenso dei legittimi proprietari.

Per i casi accertati nei comuni di Polla, Campora e Rofrano, sono in corso le indagini da parte del Corpo Forestale, al fine di ricostruire e trovare utili elementi per assicurare alla giustizia i responsabili dei furti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa