SCUOLE CHIUSE? IL CODACONS: “VITTORIA DI PIRRO” QUELLA DELLA REGIONE CAMPANIA –

Una “vittoria di Pirro” quella della Regione dopo che  il consiglio di Stato non ne ha disposto la sospensione dell’ultima ordinanza a firma del governatore De Luca che ha portato alla chiusura delle scuole, con il ricorso alla Dad fino al 14 marzo. Ora se la Campania non diventerà “rossa”, le future ordinanze dovranno rispettare il principio posto dal Consiglio di Stato.
Così in una nota l’avvocato Matteo Marchetti del Codacons in merito alla questione della didattica in presenza, delle scuole aperte in Campania.

Il Consiglio di stato, decreto 1034/2021, se da un lato afferma che la scelta di adottare misure calibrate sul territorio non possa che spettare al Presidente della Regione, dall’altro lato afferma pure l’onere da parte della Regione di esporre i dati e di valutare con immediatezza il rientro in presenza dei più piccoli.

“D’altra parte – afferma l’Avv. Matteo Marchetti – dall’elenco delle 24 province prese in esame dal 23 febbraio al 2 marzo, appare al 15° posto Salerno, ma mancano Napoli, Caserta, Avellino e Benevento”. Questo per affermare che , la vittoria della Regione di questa settimana è “una vittoria di Pirro”, che conduce alla sconfitta, perché la Regione dovrà tener conto del principio posto dal Consiglio di Stato, pena una sicura illegittimità, se da lunedì non saremo tutti in “zona rossa”.

A partire da sabato con il nuovo dpcm firmato Draghi scatta infatti il nuovo parametro di riferimento per le chiusure – al netto ovviamente sia di motivate o eccezionali situazioni di peggioramento del quadro epidemiologico sia di eventuali micro zone rosse. Le chiusure saranno determinate dall’incidenza dei contagi su base cumulativa settimanale: più di 250 casi ogni 100mila abitanti.

Alla luce di questo provvedimento il Codacons è tornato sulla questione delle scuole aperte in Campania dove è in vigore fino al prossimo 14 marzo l’ordinanza del presidente De Luca che impone la didattica a distanza in tutti gli ordini e gradi della scuola.

Nonostante le recenti battute d’arresto al Tar, l’associazione dei consumatori ha diffidato sia il governatore che i sindaci ad adeguarsi alla norma nazionale altrimenti scatteranno altri ricorsi al Tar.

Autore dell'articolo: Barbara Albero