SENZA MASCHERINA. TENSIONE A LUNGOMARE. TRE DENUNCE –

In strada senza mascherina, seduta su una panchina del lungomare senza distanziamento con un sua amica a chiacchierare, vengono invitate da una coppia di vigilesse in servizio ad indossare la mascherina così come prevede l’ordinanza regionale
anticontagio per il Covid-19, ma una delle due replica animatamente e si rifiuta di fornire anche le proprie generalità. E’ bastato poco che la situazione degenerasse. L’arrivo sul posto di un’altra pattuglia in supporto ai colleghi per poter identificare le donne che andavano multate si è trasformato in un vero e proprio set di riprese. Sono diversi i video diventati virali sui social che mostrano l’arrivo sul lungomare dei caschi bianchi per ottemperare all’identificazione della donna senza mascherina che per lungo tempo si è rifiutata di indossarla e di fornire le sue generalità. Video piuttosto confusi dove si nota che quando un vigile urbano per l’ennesima volta tenta di condurre la signora verso la macchina, perchè in assenza di documenti

andava condotta al comando, la donna scivola ma si rialza subito, tentando anche la fuga, mentre la folla comincia ad inveire contro gli agenti. Una discussione accesa che ha catturato l’attenzione di tante persone che passeggiavano sul lungomare, che ha richiesto l’intervento sul posto anche della Polizia di Stato.
Nel video ci sono persone che urlano “Vergognatevi”, “Delinquenti” e “Assassini” all’indirizzo della polizia municipale mentre altri spiegano che l’intervento delle forze dell’ordine è dovuto alla mancanza della mascherina da parte della signora. Voci dai toni duri che tirano in ballo anche gli africani che spacciano droga.
I fatti che si sono conclusi con la denuncia delle due donne per il rifiuto di fornire le generalità, resistenza a pubblico ufficiale e minacce, oltre ad una contravvenzione di 460 euro per non aver indossato la mascherina e in assenza del distanziamento sociale previsto per legge, Anche un’altra persona, che ha ripreso le scene con il telefonino è stata denunciata per aver aizzato le persone alla ribellione.

Autore dell'articolo: Barbara Albero