SICUREZZA. LA CITTÀ DI SALERNO SENZA VIGILI URBANI PER GARANTIRE IL SERVIZIO D’ORDINE ALLO STADIO ARECHI: LA DENUNCIA DEL CSA PROVINCIALE

“Domenica, dalle 15 in poi, Salerno è rimasta senza polizia municipale in città. Le pattuglie sono state tutte concentrate allo stadio. È finita l’emergenza: il concetto è questo. Se dobbiamo penalizzare l’intera città per un evento prevedibile come quello di una gara di serie A non si capisce che ruolo abbia la polizia municipale. Per intenderci parliamo la legge 121, che è quella che regola le competenze tra le varie forze di polizia assegna alle forze di polizia statale le competenze dell’ordine pubblico e della pubblica sicurezza. In questo contesto la polizia municipale che ruolo ha? Quindi la città viene sguarnita. Invece, abbiamo una competenza specifica in termini di difesa del territorio per quanto riguarda l’edilizia abusiva, difesa del territorio per quanto riguarda il rilascio dei rifiuti, difesa del territorio per le attività relative all’infortunistica stradale. Ora che noi veniamo utilizzati tutti allo stadio, la città è sguarnita è una cosa gravissima“.

Così Angelo Rispoli, segretario della Csa provinciale, denuncia quanto accaduto in merito al servizio d’ordine della polizia municipale in occasione di SalernitanaRoma, prima gara del campionato di serie A disputata allo stadio Arechi domenica scorsa.

“È la prima volta che da 22 anni che esiste il servizio che termina fino a mezzanotte che oggi non c’è questo tipo di servizio. Inoltre per quanto riguarda i punti di crisi noi abbiamo il lungomare, largo campo, piazza Flavio Gioia che sono fondamentalmente almeno dai fatti di cronaca postazioni di spaccio. Mettere delle pattuglie della polizia municipale non ha senso. Sarebbe giusto che nel rispetto della legge 121 su questi tre punti sarebbe impiegata l’unità cinofila, le forze di polizia statali mentre noi ci potremmo concentrare sulla viabilità, sulla difesa del territorio e sull’infortunistica stradale. La carenza dell’organico è ormai atavica perché non prendere visti gli attuali buchi nell’organico un maxi concorso magari di lavoratori a tempo indeterminato part-time, magari 100 unità al 30%. Nel frattempo questi giovani verrebbero armati, addestrati e man mano che noi andremo in pensione potrebbero aumentare le ore pro-capite fino a raggiungere il tempo pieno. Si parla tanto di disponibilità ma il dato reale è drammatico ed è che ad oggi dopo un anno di assunzioni i nuovi assunti non hanno ancora i telefoni di servizio – ha detto Rispoli – La situazione della nostra caserma è pietosa. Perché non pensare di utilizzare anche i fondi del Pnrr o altro ad una nuova sede. Per intenderci potremo tranquillamente riadattare, era una vecchia ipotesi dell’ex sindaco Vincenzo Giordano ripresa dal successivo sindaco, Vincenzo De Luca, l’ex stabile di Soccorso Amico e prendere la dentro un nuovo comando. Se a questo punto bisognerà fare un accordo inter forze prevedendo la questione che facemmo per il passato quindi dividere le 3 zone soggette al controllo, lungomare, Largo Campo, piazza Flavio Gioia delegate dalla legge 121: polizia di Stato, carabinieri, Finanza e dall’altro lato prevedere invece la nostra competenza fino a mezzanotte sulle altre attività tipo anche infortunistica stradale. Oggi un cittadino che paga le tasse ed ha il passo carrabile occupato non avrà il servizio della polizia municipale. Questa appena passata è stata una domenica da incubo. Noi abbiamo offerto anche una prova di dialogo e di confronto con l’amministrazione tanto è vero che ci siamo dichiarati con l’amministrazione comunale disponibili a fare lo straordinario elettorale ma evidentemente questa nostra disponibilità è stata scambiata per arrendevolezza quindi a questo punto permane il blocco dello straordinario. Noi onoriamo le firme anche se il Comune non le onora tanto è vero sono stati variati i servizi domenica scorsa facendoli terminare alle 22 e se andrà avanti così dovremo arrivare solo allo scontro. Infine, ringrazio gli agenti perché hanno rinunciato allo straordinario dopo le 22 e hanno onorato il patto sul blocco previsto con i sindacati. Pertanto, hanno lavorato gratis per la collettività”.

Autore dell'articolo: Barbara Albero