SOSPENSIONI AL VIRTUOSO: I CHIARIMENTI DI CASABURI –

A chiarimento e conferma del provvedimento disciplinare adottato il giorno 13 ottobre 2018, a causa del rilievo mediatico che si è voluto dare allo stesso, offrendone una lettura solo parziale e fuorviante, si ritiene opportuno precisare quanto segue.
Anzitutto, va rilevato che – in violazione di una tradizione consolidata di comunicazione preventiva delle iniziative studentesche, instaurata con i rappresentanti degli studenti dello scrivente Istituto, nell’ambito di un costruttivo dialogo, risultato sempre prezioso anche per affrontare gli eventuali problemi interni allo stesso – nessuna comunicazione, né formale né informale, è pervenuta alla presidenza, a conclusione dell’assemblea studentesca tenutasi il giorno 11 ottobre 2018, circa

l’adesione per il giorno successivo alla manifestazione di protesta indetta dall’Unione degli Studenti e alla successiva
partecipazione ad un corteo di protesta (partecipazione che, in effetti, è stata del tutto trascurabile, come è stato possibile rilevare da una verifica diretta).
In secondo luogo va ricordato che, anche in caso di manifestazioni di protesta, è concordemente ritenuto, anche dalle associazioni studentesche, che gli studenti debbano presentare la giustifica dell’assenza effettuata (cfr. in tal senso, tra i tantissimi siti, https://www.skuola.net/scuola/manifestazioni- studentesche/scuola-sciopero-12-ottobre-2018x.html oppure https://www.scuolazoo.com/info-studenti/news/sciopero-studenti-12-ottobre-2018-motivi-lezioni-rischio/): ovviamente
tale giustificazione, se per le studentesse e gli studenti minorenni deve essere presentata dai genitori o dai titolari della responsabilità genitoriale.
Pertanto il giorno 12 ottobre, quando all’inizio delle lezioni numerose classi, comprese molte prime e seconde, sono risultate parzialmente o totalmente assenti, la scuola correttamente si è attivata per comunicare alle famiglie la mancata presenza dei figli minorenni che, com’è noto, durante l’orario curricolare, sono affidati alla scuola che è responsabile della loro incolumità.
In particolare, tale informazione, per le classi prime e seconde, è stata tempestivamente effettuata – come di consueto – tramite informale messaggio sui telefoni cellulari (SMS): ciò, si ripete, a tutela della incolumità e della sicurezza delle ragazze e dei ragazzi di più giovane età che frequentano la scuola e che non erano risultati presenti alle lezioni, mentre le famiglie potevano ragionevolmente supporre che fossero a scuola.
Dal punto di vista disciplinare, poi, è stato anche inevitabile l’applicazione del regolamento di disciplina che, nel caso di assenza ingiustificata, prevede la sanzione della sospensione.
Tuttavia, nel caso di specie, tale sanzione è stata comminata con decorrenza da lunedì 22 ottobre, assicurando alle famiglie un’intera settimana per giustificare l’assenza e, quindi, far conoscere alla scuola quale fosse la loro scelta rispetto al comportamento dei figli minorenni.
Infatti, nell’immediato, non era possibile sapere quanti degli alunni minorenni assenti avessero inteso aderire alla manifestazione, avendone informato le famiglie e in accordo con le stesse, quanti invece fossero stati assenti per altri motivi e quanti, infine, avessero puramente e semplicemente omesso di entrare a scuola.
Allo stesso modo non era possibile sapere se le famiglie degli alunni che avevano aderito alla manifestazione avrebbero ritenuto opportuno giustificare l’assenza dei loro figli ovvero, non condividendone le modalità o non avendone avuta preventiva comunicazione, avrebbero considerata ingiustificata l’assenza e corretta la sanzione disciplinare applicabile agli stessi, per avere perso inutilmente un giorno di scuola.
Dunque la finalità reale del provvedimento adottato è stata quella di richiamare fortemente l’attenzione della famiglie su quanto accaduto e di rimettere ad esse – come è legittimo e naturale – la responsabilità di avallare o meno il comportamento dei figli minorenni, giustificandone eventualmente il comportamento.
Per questo motivo, la scuola accetterà tutte le giustifiche che le famiglie o dei titolari della responsabilità genitoriale riterranno opportuno presentare per l’assenza dei loro figli, comprese quelle che confermeranno l’adesione alla protesta studentesca, avallandola.
A tutti gli alunni giustificati non verrà comminata alcuna sanzione.
Al contrario, la sanzione verrà comminata agli studenti che non verranno giustificati dalle proprie famiglie, perché convinte che frequentare la scuola non sia solo un diritto ma anche un dovere preciso a cui si può derogare solo per motivi molto importanti e che le azioni di protesta richiedono la partecipazione reale e fattiva alle manifestazioni che ne conseguono da parte di coloro che vi aderiscono e non possono essere un alibi per andare restare a casa, andare a passeggio o nelle sale giochi.
Questi genitori, fortunatamente numerosi, che fanno grandi sacrifici per consentire ai propri figli di frequentare la scuola, sono quelli che sicuramente condividono l’impostazione di un Istituto che intende ricordare fermamente a quanti vi sono iscritti, specialmente se appena usciti dalla scuola secondaria di primo grado, il dovere e l’opportunità di frequentare tutti i giorni le lezioni, con puntualità, continuità e applicazione, impegnandosi, in questo modo, per costruire un
proprio futuro professionale e lavorativo: salvo il caso di una adesione consapevole e convinta ad iniziative che però devono vederli partecipi protagonisti e non solo passivi ed opportunistici aderenti.
Sono le stesse famiglie che sarebbero sicuramente insoddisfatte e critiche di fronte ad una scuola passiva e rinunciataria che si limitasse a prendere atto delle assenze fatte dai ragazzi non per una precisa condivisione dei motivi per cui le manifestazioni vengono indette, ma solo perché allettati dall’idea di un giorno di vacanza.
Infine, è appena il caso di rilevare, per quanto riguarda gli alunni maggiorenni, che quanti hanno inteso aderire alla manifestazione potranno direttamente giustificare l’assenza con tale causale; coloro che, invece, si sono assentati per altri motivi, cureranno di specificare la diversa ragione della loro assenza. Anche in questo caso è ovvio che, nei confronti di tutti costoro, non verrà applicato alcun provvedimento disciplinare.
Concludendo, appare opportuno sottolineare che quanto illustrato non deve essere inteso come una giustificazione del provvedimento adottato dalla scuola, che rivendica fortemente il suo ruolo e la sua missione educativa, ma esclusivamente come un chiarimento della sua reale portata, di fronte ad interpretazioni che potrebbero essere parziali, capziose e fuorvianti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa