SOSPESI DUE INFERMIERI DELL’OSPEDALE RUGGI DI SALERNO –

Non sono bastati oltre 800 avvisi di garanzia da parte della Procura della Repubblica di Salerno scattati nel 2013 per annullare completamente condotte fraudolenti  all’ospedale di Salerno, che ancora una volta anche oggi vede i  Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Salerno  attuare un provvedimento di sospensione nei confronti di due infermieri in servizio all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno per aver truffato sule ore di servizio.

I militari dell’arma hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, disposta dal G.1.P. di Salerno su richiesta della Procura della Repubblica, diretta dal Procuratore Giuseppe Borrelli,  nei confronti di due infermieri, Rosa IZZO e Raffaele CAPUTO, sottoposti alla sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio o servizio per dodici mesi.

Ad entrambi gli infermieri impegnati nell’area sterilizzazione dell’Ospedale di Via San leonardo  sono stati contestati i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e inosservanza delle norme sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, perché, in più occasioni e in tempi diversi, agendo in concorso tra loro, quali dipendenti dell’azienda ospedaliero- universitaria “San Ciovanni di Dio e  Ruggi d’Aragona”, avrebbero attestato falsamente, con modalità fraudolente, la presenza in servizio di Rosa IZZO, che avrebbe percepito, indebitamente, la retribuzione per ore di servizio non prestate.

Le indagini svolte hanno consentito di ipotizzare, in diverse occasioni, che l’infermiere Rosa IZZO si fosse presentata in ospedale in orario successivo rispetto a quello accertato dai sistemi di rilevazione elettronica, avvalendosi del collega Raffaele CAPUTO per registrare l’inizio del servizio prima del suo arrivo; in occasione di due giornate festive la donna non si sarebbe nemmeno recata sul luogo di lavoro, facendosi solo registrare la presenza, in entrata e in uscita.

Un nuovo capitolo di indagini che scatta all’ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno dopo l’inchiesta denominata “just in time”, scattata nel luglio 2013, che a distanza di 10 anni si è poi conclusa con l’archiviazione e l’assoluzione di quasi tutti gli imputati, coinvolti nell’inchiesta furbetti del cartellino presso l’azienda ospedaliera universitaria, mentre altre sei persone, sono state licenziate dall’azienda Ruggi. inchiesta nata a seguito di una denuncia sporta dall’allora rappresentante della Ugl, il sindacalista Giuseppe Cicalese.

Autore dell'articolo: Barbara Albero