SPIAGGIA DELLA CALANCA, NESSUN ALLARME INQUINAMENTO

Alcuni organi di stampa hanno divulgato notizie errate in merito all’ordinanza di divieto di balneazione pubblicata in albo pretorio, sul sito istituzionale del Comune di Camerota, in data 16 luglio 2018, destando allarme, facendo scappare flotte di turisti dalla spiaggia della Calanca di Marina di Camerota e procurando un danno d’immagine ed erariale alle strutture balneari ubicate lungo quel tratto di costa. La condotta sottomarina che sfocia nello specchio d’acqua antistante la località Calanca, ha subito un troppo pieno. Il fatto è dovuto ai lavori che ormai da mesi interessano la realizzazione del grande progetto del depuratore di Camerota. Si tratta di un episodio sporadico, come testimoniano i dati, estremamente positivi, partoriti dalle analisi effettuate il 18 aprile 2018, il 16 maggio 2018 e il 13 giugno 2018. Le ultime analisi, effettuate l’11 luglio 2018, hanno fatto emergere una criticità che, attenzione, interessa uno specchio d’acqua che dista circa 200 metri dalla costa. Niente divieto di balneazione dalla spiaggia della Calanca dunque, come invece hanno erroneamente riportato alcune testate cartacee e digitali. «Esistono tanti modi di fare giornalismo – ha dichiarato il Sindaco di Camerota Mario Salvatore Scarpitta – ma solo uno è quello che davvero cercano i lettori: il racconto della verità. Diffondere notizie false e tendenziose non fa bene al nostro paese che vive prettamente di turismo, non fa bene al Cilento tutto che fatica e arranca ogni giorno per portare la sua immagine limpida e trasparente in ogni angolo del nostro mondo. Non fa bene nemmeno a chi vive di turismo, ai nostri cittadini. E, soprattutto, non fa bene alla stampa e a tutti quei giornalisti che ogni giorno si battono per la ricerca della verità e per la verifica delle notizie».Inoltre, proprio nella giornata di oggi, giovedì, l’Arpac, tramite una nota, ha comunicato al Comune di Camerota la revoca del divieto di balneazione. «Si comunica l’esito favorevole delle analisi effettuate in data 17 luglio 2018 relative all’acqua di balneazione compresa nel tratto di costa sotto specificato» si legge nella missiva inviata anche al Ministero della Salute, alla Regione Campania e al Dipartimento di Prevenzione.

Autore dell'articolo: Marcello Festa