STIPENDI D’ORO TRA PANCA E TRIBUNA

Sono tra i più pagati della Salernitana, ma anche i meno utilizzati. Circa 700mila euro di ingaggio all’anno spediti in tribuna o in panchina. Per ragioni diverse Ronaldo e Schiavi sono ai margini di una squadra ancora a caccia di un’identità di gioco. Il brasiliano, con un ingaggio faraonico a carico della Lazio (circa 400mila euro a stagione) – assistito dal solito Mario Giuffredi – si è trasferito nuovamente in prestito alla Salernitana quest’anno, continua ad essere una sorta di oggetto misterioso. Il play maker sudamericano è sempre l’ultimo nelle gerarchie di Sannino: non ha mai trovato spazio se non una volta a Cesena e per pochi altri scampoli. Una sola presenza da titolare, al Manuzzi appunto, e poi tanta panchina… E’ evidente che Ronaldo non rientri nei piani del trainer granata e lo si era capito fin dal ritiro quando non arrivava mai l’ok per il trasferimento dal club capitolino a quello granata. In affanno con un centrocampo a quattro così come nei piani originali, Ronaldo ha atteso il suo turno, ma anche quando Sannino, per necessità, è stato costretto a cambiare spartito tattico, lui è rimasto ai margini.

Capitolo a parte per Raffaele Schiavi. Prima perno fondamentale della difesa di Sannino poi finito ai margini. Prima un battibecco camuffato a Novara nel momento della sostituzione, poi il rischio espulsione a Cesena, quindi le cappellate e la follia del doppio giallo a Ferrara hanno rotto il feeling tra il tecnico e il giocatore. Già difficile credere che il virus che lo ha costretto ai box, sia all’origine della sua esclusione prima contro l’Entella e poi ad Ascoli. Dopo la terza mancata convocazione di sabato scorso contro il Pisa, il dubbio che il centrale ex Catania sia definitivamente uscito fuori dai giochi è qualcosa di più di una sensazione. Si sta, in pratica, ripetendo la stessa storia dell’anno passato quando, smaltito il brutto infortunio alla gamba, Schiavi (poco meno di 300mila euro all’anno di ingaggio per lui) venne comunque tenuto ai margini della prima squadra durante la gestione Menichini. All’epoca venne sussurrata una mancanza di feeling tra il difensore nato a Cava dè Tirreni e il tecnico di Ponsacco. Corsi e ricorsi storici con nuovi attori, comparse e gregari?

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta