TAGLIO FURTIVO DI LEGNA: UNA DENUNCIA

Nell’ambito di servizi di vigilanza ambientale e controllo del territorio finalizzati a preservare e difendere il patrimonio boschivo, il personale del Comando Stazione forestale di Sanza ha scoperto, proprio nel comune di Sanza alla località “Bosco Ciorciari”, un taglio abusivo di piante verdi di alto fusto di cerro per un peso complessivo di circa 115 quintali.

L’area in cui è stato accertato l’illecito è sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, ricade in zona C2 “zona di protezione” del Piano del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, nonché in zona di protezione speciale (ZPS) ed in area SIC (Sito di interesse Comunitario) ricade, altresì in zona sottoposta a vincolo idrogeologico.

Il Comandante della stazione forestale di Sanza, libero dal servizio, scorgeva un trattore trasportare materiale legnoso e poi depositarlo a ridosso di un muro di contenimento, impedendone la visibilità dalle principali vie di comunicazione; al controllo l’autista del predetto trattore riferiva che il materiale legnoso proveniva da un taglio di un bosco di alto fusto eseguito nel Comune di Rofrano, in località non meglio specificata e a cura di persone non meglio indicate.

Le indagini condotte effettuando specifici rilievi sul materiale legnoso e le contestuali verifiche in campo, hanno consentito di accertare che il materiale legnoso depositato proveniva da un bosco comunale di alto fusto di cerro fortemente danneggiato mediante il taglio abusivo di piante verdi in ottimo stato fisico-vegetativo. Infatti, il taglio veniva eseguito in completa assenza di autorizzazione della Comunità Montana competente per territorio, ed in difformità e in contrasto a quanto stabilito nel nulla osta rilasciato dall’Ente Parco.

Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi denunciavano a piede libero alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania l’autore del taglio e ponevano sotto sequestro l’area boscata di circa 1500 mq. ed il materiale legnoso tagliato illegalmente.

Autore dell'articolo: Marcello Festa