TAMPONI OK. IN LEGA, INVECE MEZZAROMA CONTRO TUTTI

Le buone notizie per la Salernitana arrivano dai laboratori di analisi. Sono risultati tutti negativi, infatti, i tamponi effettuati ieri dal gruppo squadra della Salernitana dopo la positività al Covid del difensore Antreas Karo. Un altro scampato pericolo. Un altro sospiro di sollievo per Castori, dopo il primo giro di tamponi fatto martedì scorso a calciatori e staff tecnico finiti in “bolla”. Di Tacchio e compagni faranno un ulteriore giro di controlli domani, nella speranza che sia tutto regolare per la trasferta di domenica al San Vito-Marulla contro il Cosenza.

Ieri, intanto, assemblea di Lega in B con l’ipotesi di portare il campionato a 21 squadre che non è andata affatto già al co-patron e vicepresidente di Lega, Mezzaroma che è stato l’unico a votare “no”. Dei diciannove partecipanti, solo il co-patron granata si è detto contrario alla delibera, che necessita comunque dell’approvazione in Consiglio Federale. La Lega B parla di “irrazionalità del disallineamento rappresentato dall’attuale format con quattro retrocessioni e tre promozioni, che non garantisce stabilità al sistema e capacità di programmazione politica, costituendo un unicum nel panorama calcistico”.

Il desiderio sarebbe quello, già da questa stagione, di ridurre le retrocessioni in Serie C da quattro a tre (due dirette, la terza coi playout). La cosa comporterebbe un passaggio a 21 squadre nel 2021/22, a 22 nella stagione ancora successiva con progressivi aumenti, se non vi fosse un intervento ulteriore. Per Mezzaroma la soluzione “è una toppa peggiore del buco – si legge sul  quotidiano IL Mattino – Il problema c’è e l’ho sempre evidenziato forse prima di tutti: la sproporzione nel rapporto tra squadre partecipanti e retrocessioni, rispetto ad altre leghe europee. Ma ciò che è stato votato è contrario a quanto auspicato dai più, ovvero una riduzione delle squadre professionistiche. Si creerebbe un meccanismo opposto. Teoricamente la B fra 4 anni potrebbe avere 24 squadre, una follia totale”. Il costruttore capitolino incalza: “La riforma dei campionati è prioritaria, ma va raggiunta con un cambiamento generale del sistema che non possiamo fare da soli. La battaglia andrebbe fatta a livello federale, Balata dovrebbe incatenarsi alle porte di via Allegri. Io sarei anche disposto a scioperare e fermare il campionato. C’è poi un problema di risorse: con la prospettiva che esse diminuiscano, aumentare i soggetti che ne usufruiscono impoverirebbe tutti”. La Lega B richiama l’art.49 delle Noif, secondo cui ogni lega “può deliberare, dando comunicazione alla Figc entro il 31 dicembre, il numero di partecipanti al proprio campionato e la relativa modifica entra in vigore dalla stagione successiva a quella dell’adozione. Affinché la delibera abbia efficacia è necessario che venga ratificata in Consiglio Federale, d’intesa con le altre Leghe interessate”. Che sia o meno una provocazione, è difficile a dirsi. “Non so, magari è per smuovere le acque. Parliamo di riforme da anni, ma non se n’è mai fatta una” conclude Mezzaroma.

L’assemblea – all’unanimità – ha approvato il progetto di costituzione di una media company per vendita e commercializzazione dei diritti tv, proprio come la Serie A. Definitiva rinuncia al Var nel girone di ritorno: se ne parlerà solo ai playoff/playout, visto che “la situazione pandemica non assicura un numero sufficiente di arbitri da designare”. Il campionato Primavera2, infine, dovrebbe ripartire il 16 gennaio. Covid permettendo.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta