TEST DEL DNA PER GIANLUCA VITAGLIANO

Confermate tutte le accuse, il 40enne camionista di Battipaglia, Gianluca Vitagliano, arrestato per tentato omicidio di una prostituta bulgara, per il momento resta in cella. Il giudice delle indagini preliminari ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare che lascia Vitagliano nella casa circondariale di Fuorni. Per il giudice risultano confermati i gravi indizi di colpevolezza sia per la violenza sessuale che per il tentato omicidio della 49enne dell’est. Ma c’è dell’altro perchè Vitagliano è stato anche sottoposto al test del dna per accertare eventuali collegamenti con gli omicidi delle due prostitute dell’est, ammazzate in circostanze ancora oggi avvolte dal mistero, non lontano da dove Vitagliano si è reso protagonista dell’aggressione alla lucciola bulgara che poi l’avrebbe identificato. I suoi tentativi di soffocamento hanno riproposto, infatti, le stesse modalità degli omicidi di Alina e Mariana. Anche per questo ieri mattina, al termine dell’interrogatorio, il sostituto procuratore Roberto Penna  ha chiesto a Vitagliano di sottoporsi al test. Lui ha subito acconsentito, accettando che fosse prelevato un campione di saliva e fornendo così agli inquirenti un elemento da poter confrontare con un eventuale profilo genetico maschile che si sta cercando di isolare sui cadaveri delle due donne uccise. Per sapere se questo profilo esiste bisognerà aspettare all’incirca un altro mese, il tempo che i medici legali concludano gli esami,

Autore dell'articolo: Marcello Festa