TORRENTE ABIURA IL TRIDENTE

E’ già vigilia e potrebbe anche essere giunto il tempo di un cambio di modulo. Torrente abiura il tridente e la Salernitana cambia faccia. Possibile, probabile, stando anche alle indicazioni prima e alle dichiarazioni poi… rilasciate dal tecnico originario di Cetara. Molto dipenderà dalle condizioni e dalla decisione di concedere un po’ di riposo a Denilson Gabionetta che lamenta una fastidiosa tallonite ed è in dubbio per giocare dal primo minuto a Pescara. Ma andiamo con ordine.

Neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta che ancora brucia con lo Spezia di sabato scorso allo stadio Arechi che la Salernitana scende nuovamente in campo all’Adriatico di Pescara, nel primo turno infrasettimanale del campionato cadetto. Per Torrente un delicatissimo banco di prova contro una delle squadre candidate al ruolo di protagoniste. Non solo. Il trainer granata deve fare i conti con qualche defezione di troppo e con una rosa risicata, composta per altro da quasi tutti over 30. Sarà anche per questo che l’allenatore della Salernitana sta seriamente pensando di cambiare atteggiamento tattico. A tenere in apprensione il tecnico originario di Cetara è il brasiliano Gabionetta. Il numero dieci granata stamattina ha lavorato a parte. Insieme a lui pure l’attaccante Donnarumma. In campo, invece, Torrente ha provato due squadre in un inedito 10 contro 10. All’Adriatico, dunque, dovrebbe essere 4-2-3-1. Con il rientro di Moro che ha scontrato il turno di squalifica, la Salernitana avrà la possibilità di avere una freccia in più nella zona nevralgica. L’ex Empoli si riprenderà una maglia da titolare. Ma con una nuova disposizione tattica. E siamo ai titolari:

In porta difficile si possa effettuare nuovamente una staffetta: Terracciano dunque confermato tra i pali; con Colombo e Rossi sulle fasce, Schiavi e Lanzaro al centro. Davanti alla difesa, invece, agirebbero Moro e Pestrin nelle vesti di centromediani metodisti. Il ruolo forse che meglio interpretano i due granata. Centrocampo offensivo, ma non troppo. Troianiello e Donnarumma (in alternativa è pronto Perrulli) gli esterni, con Sciaudone nelle vesti di sottopunta e Coda al centro dell’attacco granata. La nuova veste tattica disegnata da Torrente è figlia delle non perfette condizioni fisiche di alcuni dei suoi uomini, dell’impossibilità di avere alternative valide per il 4-3-3 tanto caro al tecnico costiero ed anche per la forza dell’avversario. Il Pescara, infatti, è una formazione costruita per vincere anche se la partenza non è stata delle migliori, se si considerano le ambizioni degli abruzzesi. La truppa di Massimo Oddo ha gli stessi punti in classifica dei granata, quattro, è reduce dal pareggio in quel di Bari dopo avere battuto il Perugia all’Adriatico ed avere preso l’imbarcata nel match d’esordio con il Livorno in trasferta.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta