TORRENTE TORNA ALL’ANTICO, MA IL MODULO NON E’ TUTTO

Le ha provate tutte ed ora, a quanto pare, è pronto a tornare sui suoi passi per riprendere il cammino sulla strada maestra. Vincenzo Torrente non è un integralista, ma ha un modulo a lui caro e che gli ha dato in carriera le maggiori soddisfazioni. Dopo averlo accantonato in occasione di due delle tre trasferte affrontare dalla Salernitana, il trainer di Cetara lo sta riprendendo seriamente in considerazione. Dall’inizio della settimana, infatti, sta provando nuove – anzi vecchie – soluzioni. Prove di 4-3-3, lo spartito studiato a lungo in estate e che, nelle primissime uscite stagionali, sembrava essere stato ben digerito dalla squadra. O meglio, più che il modulo in sè, ciò che la squadra dava l’impressione di aver appreso erano i concetti base, i principi del calcio di Torrente che, poi, si è reso conto che certi ritmi non sono sostenibili perchè non tutti hanno la condizione giusta per andare sempre al massimo e, per questo, ha provato a cambiare. Il modulo può mascherare, in parte, certe lacune, ma non eliminarle. La Salernitana sta pagando dazio sul piano atletico e l’augurio è che una settimana tipo di allenamenti e, soprattutto, l’ingresso dell’autunno, che ha portato pioggia e temperature meno elevate, possano aver rigenerato i granata. Il modulo non è un dettaglio, ma, se non si corre, passa in secondo piano. Torrente sta facendo le sue valutazioni e, se deciderà di ritornare al 4-3-3, sarà perchè avrà ricevuto indicazioni confortanti dai suoi uomini. Sul vecchio spartito non è escluso che il tecnico possa apportare delle variazioni sul tema per dare più copertura alla difesa e sfruttare nel modo migliore le risorse a disposizione. Contro il Trapani sarà una partita importante perchè c’è da cancellare la scoppola di Crotone e perchè è necessario cominciare col piede giusto un ciclo terribile con cinque gare spalmate in tre settimane. Per riprendere la marcia, allora, Torrente tornerà all’antico.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto