TRAPIANTI DI MIDOLLO AL RUGGI, UNA REALTA’

Effettuati i primi due trapianti allogenici di midollo osseo all’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno. Gli interventi sono riusciti con successo su due donne di 50 anni residenti ad Eboli e ad Angri, nel salernitano. Un “traguardo” centrato dai medici del reparto di Ematologia e trapianti dell’azienda ospedaliera universitaria di Salerno, guidata da Vincenzo Viggiani. Sono 27 i trapianti di midollo osseo effettuati nel 2015 su pazienti affetti da tumori del sangue, con un incremento notevole rispetto ai 23 trapianti effettuati tra il 2013 e il 2014. “L’obiettivo e’ abbattere i viaggi della speranza in altre regioni – dichiara il manager Viggiani – e grazie alla novita’ introdotta dei trapianti allogenici, la nostra azienda ospedaliera col reparto di ematologia punta a proporsi sempre piu’ come centro trapianti a livello nazionale”. In sei mesi effettuati 25 trapianti autologhi di midollo, 2 invece gli allogenici da altro donatore, con un risparmio per la Regione Campania di almeno 3,5 milioni di euro per spese di rimborso di trapianti di staminali effettuati in altre regioni. Il trend trapiantologico del reparto di ematologia del Ruggi rappresenta un segnale di speranza per i salernitani affetti da malattie del sangue. Nel salernitano il fabbisogno di trapianti di midollo riguarda 393 pazienti annuali che decidono spesso di ricorrere a centri per il trapianto al nord o al centro sud. “Con i nuovi trapianti allogenici siamo in grado di essere autonomi – spiega il primario di ematologia, Carmine Selleri – l’obiettivo e’ l’autosufficienza completa in una regione dove esistono due soli centri per il trapianto di midollo ad Avellino e a Napoli”. Nei primi sei mesi del 2015 sono stati 9932 i pazienti sottoposti a chemioterapie presso il day hospital ematologico del Ruggi e 1002 le nuove diagnosi di emopatie neoplastiche.
“Tutto questo con un organico ridotto”, rimarca il primario del reparto che dispone di soli 3 dirigenti medici strutturati e di uno specialista ambulatoriale, con un organico infermieristico composto da 7 unita’.

https://vimeo.com/131652949

Autore dell'articolo: Barbara Albero