TRAPIANTI E DONAZIONI,TROPPE MIGRAZIONI… E IL “RUGGI” RESTA IN ATTESA –

Risultati molto soddisfacenti per il centro trapianti di rene dell’azienda ospedaliera S. Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, il più giovane d’Italia, quello con i migliori risultati, molto soddisfacenti anche dal punto di vista qualitativo: con una percentuale alta di  sopravvivenza a tre anni del trapianto renale ma nonostante ciò il centro Trapianti di Salerno, non figura tra Centri italiani siano autorizzati ad effettuare trapianti da donatori viventi perché ad oggi ancora si è ottenuta l’autorizzazione della Regione Campania. Il Ruggi di Salerno è un ospedale che può crescere in termini di donazioni e può rappresentare un centro di eccellenza del sud Italia per il trapianto di rene, sia da donatore deceduto che da donatore vivente.

A dirlo è il responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale e Trapianti di Rene dell’Azienda Ospedaliera Universitaria il Dr. Paride De Rosa che tracciando un bilancio dei trapianti effettuati fino ad oggi non ha mancato di evidenziare il numero considerevole di pazienti che vanno fuori regione sia per trapianti, migrazione sanitarie alte verso regioni che hanno livelli di donazione, e quindi di trapianto, più elevati soprattutto tra viventi.

Autore dell'articolo: Barbara Albero