UN CIELO GRIGIO SU SALERNO: DIMISSIONI DEL SINDACO NAPOLI? –

Dopo il lungo interrogatorio di 8 ore, secretato dalla Procura della Repubblica , oggi è tornato, sostenuto nella difesa dal suo avvocato Michele Sarno, dai pubblici ministeri per essere ascoltato di nuovo, Vittorio Zoccola, il dominus delle otto cooperative sociali travolte dall’inchiesta che ipotizza un sistema Salerno, ovvero la collusione tra le imprese e l’amministrazione pubblica che, in cambio di gare ed

appalti per la gestione di servizi del valore di quasi due milioni l’anno, assicurava, attraverso i circa 150 lavoratori e le loro famiglie, sostegno elettorale all’amministrazione “vicina”. Si attende una svolta nell’inchiesta. Il cielo plumbeo di oggi è la fotografia esatta dell’atmosfera che si respira in questi giorni a Salerno. Diversamente dal sole descritto dal presidente della regione Campania Vincenzo De luca poche ore dopo l’inchiesta che non lo riguarda personalmente ma ha coinvolto un sistema che conosce, le cooperative sociali che lavoravano per l’amministrazione comunale, portando ai domiciliari il fido Nino Savastano, ex assessore alle politiche sociali ed attuale consigliere regionale ed iscrivendo nel registro degli indagati il neo rieletto sindaco Vicenzo Napoli, la sensazione è esattamente questa. L’attesa di una tempesta: ieri ha piovuto , ma poco e tutti stanno aspettando se ci sarà una bufera oppure il vento spazzerà via tutto. Resta chiuso anche oggi ai giornalisti il Palazzo di vetro del Comune di Salerno. Oggi non è stato consentito l’ingresso neanche su invito del consigliere comunale Celano a partecipare ufficialmente ad un incontro. Un comportamento che il consigliere di Forza italia che ha scritto al prefetto definisce assurdo. La sensazione più netta è l’incapacità di gestire una crisi forte tanto da far circolare con forza tra gli addetti ai lavori anche l’ipotesi che il primo cittadino possa pensare di dimettersi e lasciare l ‘incarico. Questa potrebbe essere anche una spiegazione che motiva la scelta di non rinnovare l’incarico fiduciario ai tre giornalisti che da anni seguono il suo ufficio stampa. Salerno è stordita , tramortita, come chi ha subito un colpo inaspettata e prende fiato prima ella reazione non sapendo se sta per arrivare un cazzotto ed il ko definitivo. E mentre il sindaco si chiude nel silenzio , l’opposizione incalza. Dopo l’incompatibilità del neo assessore alla Trasparenza Claudio Tringali, per la contemporanea presidenza della fondazione Menna, si prospetta un analogo ostacolo anche per il neo assessore all’urbanistica Michele Brigante, assessore all’Urbanistica. Domani Elisabetta Barone che aveva annunciato un sit-in sotto i Portici di Palazzo di Città, ha spostato l’evento al bar Umberto Primo.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro