UN “COLPO” E LA DIFESA E’ COMPLETA

Da difensore arcigno e concentrato, eccellente in marcatura, applicato in fase di costruzione del gioco ma non certamente un talento, Vincenzo Torrente si è trasformato in tecnico votato al gioco offensivo; lo certificano le squadre che ha già allenato, i numeri collezionati nei pochi ma brillanti anni di carriera. Eppure, nonostante questa acclarata “vocazione” offensiva, Torrente non ha dimenticato le sue “origini” perchè una squadra che prova a giocare stabilmente in proiezione offensiva, che attacca gli spazi e porta diversi uomini oltre la linea della palla è necessario che i difensori sappiano innanzitutto difendere e non limitarsi ad un presidio sterile della propria zona di competenza. Ed è questo il punto di partenza della Salernitana secondo Torrente, ovvero partire da una difesa composta da difensori bravi, guidati da un portiere che sappia il fatto suo, per il momento il promettente Strakosha, poi si vedrà… A ben guardare il pacchetto arretrato della Salernitana è quello sulla carta più completo, nel senso che mancherebbe poco per il completamento. Due terzini destri, Colombo e il giovane Pollace, due terzini mancini Franco e Bocchetti, all’occorrenza impiegabile anche da centrale mancino, tre difensori centrali: Lanzaro, Tuia e Trevisan. Sulla carta, come detto, la Salernitana, almeno in difesa, sembrerebbe già a posto, appunto sembrerebbe…Ma Torrente ha chiesto altro, nello specifico un centrale con buona esperienza cadetto. Fabiani lo ha già individuato in Schiavi che, in virtù dei suoi trascorsi granata, non farebbe neanche cumulo. Schiavi completerebbe la batteria e a quel punto uno tra Trevisan o Bocchetti potrebbe partire per far spazio ad un terzino sinistro puro, non il giovane Filippini che, sulla falsariga di quanto già avvenuto con Tounkarà, Minala e Crecco è stato sistemato altrove. A Vercelli per la precisione.

Autore dell'articolo: Marcello Festa