UN DERBY ALL’ATTACCO: SALERNITANA E BENEVENTO PROMETTONO GOL E SPETTACOLO

Quattro gol a testa nelle prime due partite di campionato, Salernitana e Benevento hanno subito confermato la loro vocazione offensiva. Sulla carta, almeno, si tratta di due formazioni a trazione anteriore, anche se tra le pieghe si possono leggere alcune differenze. La squadra di Ventura ha segnato tre gol all’esordio casalingo con il Pescara ed uno a Cosenza, conquistando sei punti. Quella di Inzaghi ha rifilato un poker al Cittadella dopo essere rimasta a secco a Pisa. I sanniti hanno due punti in meno dei granata in classifica e meno certezze dal punto di vista tattico, visto che Inzaghi ha provato diversi assetti ed ha, per ora, trovato la quadra con una soluzione di compromesso, ossia un 4-4-2 che garantisce copertura totale del campo, ma in cui non tutte le pedine sono al posto giusto. Per quanto riguarda gli esterni alti, infatti, il trainer sannita ha provato diverse soluzioni. Il paradosso è che Kragl, uno dei colpi del mercato estivo, quasi non trova spazio. In attacco Inzaghi ha tanta esperienza e qualità con la coppia Sau- Coda, alle cui spalle c’è Armenteros oltre ad Insigne che può giocare sia da seconda punta sia da esterno. Ha già una identità, invece, la Salernitana che Ventura ha impostato con il 3-5-2, il modulo che, forse, avrebbe voluto attuare proprio Inzaghi per il suo Benevento. E pensare che, a sua volta, Ventura sarebbe voluto ripartire dal 4-2-4 a Salerno dove, però, non ha rinunciato a schierare esterni molto offensivi. Cicerelli, Lombardi e Kiyine non sono certo dei terzini, eppure giocano sulle due corsie laterali con il compito di fare la cosiddetta doppia fase. Sarà il derby degli ex e degli attaccanti. Giannetti e Jallow sono pronti a tornare in coppia dopo l’ottimo esordio col Pescara, Coda e Sau cercano i primi gol esterni. L’organizzazione della Salernitana, la qualità del Benevento: sul palcoscenico dell’Arechi lo spettacolo non dovrebbe mancare come non mancherà il pubblico delle grandi occasioni per una partita che non darà verdetti definitivi, ma varrà tanto in fatto di morale ed autostima per chi dovesse far sua l’intera posta in palio.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto