UNDER: SECK E OIKONOMIDIS NEL MIRINO

Stringi stringi alla fine sono rimasti Moustapha Seck e Christopher Oikonomidis, entrambi classe ’96, terzino mancino il primo, attaccante esterno il secondo, ad avviso di molti anche i “pezzi” più pregiati e di prospettiva della cantera laziale. Non c’è più molto altro da pescare a Formello per la Salernitana, la Lazio (matrigna?) ha preferito trovare altre sistemazioni per i suoi giovani gioielli; quell’esodo in massa prospettato a maggio non c’è stato. Tounkarà è andato a fare fortuna a Crotone, Crecco e Rozzi hanno sposato il progetto del Lanciano, Minala si è spostato di pochi chilometri accasandosi a Latina, Filippini è approdato a Vercelli, Pace è passato alla Viterbese. E a Salerno? Alla corte di Torrente, per il momento, sono approdati Strakosha e Pollace, non certamente una “vagonata” di fulgidi talenti che pure era stata prospettata al termine dello scorso campionato quando, approdata finalmente in cadetteria, la Salernitana tornava ad essere appetibile dai giovani della Lazio. Nulla di più falso, almeno fino a questo momento perchè, dovessero trasferirsi a Salerno Seck e Oikonomidis, come sta gracchiando da qualche ora radio mercato, il club granata farebbe un doppio colpo di grande effetto. Perchè Moustapha Seck, originario del Senegal, è un terzino sinistro di grande spinta e qualità che la Lazio ha strappato al Barcellona come già fatto con Keità e Tounkara. Il giovanotto ha amche personalità e temperamento basti pensare a quella che è stata la motivazione che ha accompagnato il trasferimento dai Blaugrana. “Il Barcellona punta su Jordi Alda ed è giusto che io vada altrove….”. Dichiarazione niente male per un diciannovenne. Oikonomidis, invece, è un attaccante esterno dotato di grande talento e indubbia capacità realizzativa. Torrente lo segue da tempo ed è stato oggetto anche di una delle prime richieste avanzate al patron Lotito che ora è chiamato a decidere perchè, quasi satura la lista degli “over”, la Salernitana deve rinforzare la batteria degli “under” per completare l’organico e affrontare con una buona dose di tranquillità la maratona del campionato cadetto: 42 partite da calendario.

Autore dell'articolo: Marcello Festa