VERIFICHE ANTI-SISMICHE A SALERNO E IN PROVINCIA –

Reazione a catena. Dopo il terremoto che ha ha colpito Ischia, ritorna la paura su tutto il territorio provinciale, soprattutto a riguardo della tenuta e della sicurezza degli edifici. Nell’isolaverde è bastata una scossa neanche di grandissima entità sismica per procurare morte e distruzione, ovvio che un po’ tutti si stiano interrogando sulla solidità degli edifici campani e salernitani in modo particolare tenendo conto l’alto rischio sismico del territorio. Anche per questo il presidente della commissione trasparenza del comune di Salerno, Antonio Cammarota, proprio alla luce degli ultimi fatti e in concomitanza con l’imminente inizio dell’anno scolastico, ha ritenuto opportuno convocare una seduta straordinaria della commissione per lunedì 28 agosto al fine di ascoltare i responsabili della sicurezza e dell’edilizia scolastica del Comune di Salerno relativamente al certificato di agibilità delle scuole salernitane, una verifica che già in passato ha creato non pochi problemi e grattacapi essendo, diverse strutture, sprovviste della certificazione necessaria o, nella migliore delle ipotesi, non perfettamente in regola. Ad avvalorare l’iniziativa provvede poi uno studio dell’Istat, su base provinciale, secondo cui sarebbero poco meno di 600mila le persone residenti in zone a rischio frane i terremoti in provincia di Salerno. La proiezione dell’Istituto Nazionale di Statistica tiene conto dell’anno di costruzione delle abitazioni salernitane. L’obiettivo è quello di fornire variabili e indicatori di qualità, a livello comunale, che permettano una visione di insieme sui rischi di esposizione a terremoti, eruzioni vulcaniche, frane e alluvioni. Per ciascun Comune i dati sul rischio sismico, idrogeologico e vulcanico sono corredati da informazioni demografiche, abitative, territoriali e geografiche. Da questo studio emerge, poi, che solo il 2% degli edifici presenti nel territorio salernitano, cioè da Scafati a Sapri, è stato, costruito negli ultimi dodici anni mentre il 68,69%, invece, è di costruzione datata: palazzi edificati prima del sisma del 1980. Sono materia di studio anche le caratteristiche delle abitazioni: costruite in muratura portante anziché in calcestruzzo armato. 

Autore dell'articolo: Marcello Festa