La Salernitana fa i conti con l’abbondanza, una situazione quasi mai vissuta in questi anni in cui, va ricordato, spesso all’allenatore di turno toccava arrangiarsi. Anche a Colantuono è capitato di doversi confrontare con le ristrettezze dell’organico, spesso falcidiato da infortuni e squalifiche nella passata stagione, ma ora la musica è ben diversa. La rosa è folta, al punto che la società sta provando a sfoltire indirizzando verso la serie C alcuni calciatori. Dopo Kalombo, Urso e Volpicelli, alla Pro Piacenza potrebbe approdare anche Mazzarani mentre per Signorelli resta aperto un piccolo spiraglio per quanto concerne l’ipotesi Casertana. Colantuono, intanto, studia la formazione da schierare a Lecce. Con i rientri dei mancini Gigliotti e Vitale in difesa resta al palo solo Bernardini. Colantuono deve sciogliere il nodo delle corsie laterali e sembra orientato a dare una chance dal primo minuto a Vitale sulla sinistra, mentre a destra la concorrenza aumenta visto che, oltre a Casasola ed Anderson, si candida pure Pucino. L’ex Vicenza è una sorta di jolly e potrebbe essere un’idea anche per la difesa a tre nel caso in cui si volesse schierare un elemento più rapido sul centro- sinistra. Contro il Palermo ha giocato Migliorini in quella zona del campo in cui, sulla carta, il titolare sarebbe Gigliotti che, però, ha convinto poco durante l’estate e deve riconquistare la fiducia del tecnico. In mediana pochi dubbi per quanto riguarda le mezze ali che saranno ancora Akpa e Castiglia. Di Gennaro e Di Tacchio saranno in ballottaggio per il ruolo di playmaker. Caratteristiche diverse, ma, almeno all’interno del 3-5-2, stessa zona di campo su cui insistere per i due e, dunque, Colantuono dovrà scegliere tra un elemento di maggiore qualità ed uno di maggiore sostanza. In attacco l’altro grande dubbio. Djuric è certo di una maglia, per l’altra è corsa apertissima. Vuletich potrebbe essere ancora favorito, ma Bocalon e Jallow sperano. Quest’ultimo deve ancora fare i conti con problemi burocratici che gli impedirebbero, al momento, di rispondere alla convocazione del Gambia per la gara di qualificazione alla prossima Coppa d’Africa. Jallow, infatti, è tornato in Italia dopo una lunga telenovela estiva risolta con l’ottenimento di un visto di reingresso nel nostro paese. L’attaccante granata non ha ancora il permesso di soggiorno per il conseguimento del quale ha avviato la pratica presso la Questura di Verona dove dovrà presentarsi a gennaio 2019. Nelle more, avrebbe bisogno di un documento sostitutivo, di una sorta di permesso temporaneo per uscire dall’Italia e poi farvi ritorno. Difficile che tutto ciò possa verificarsi in tempo per l’appuntamento internazionale dell’otto settembre.
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