VIOLENZA CONTRO LE DONNE: LA DENUNCIA L’ARMA PIU’ FORTE –

Nella tragedia di Filomena Lamberti, la donna salernitana sfigurata con l’acido dal marito, si racchiude una delle pagine più tragiche della violenza consumata contro una donna in provincia di Salerno non la sola purtroppo né la peggiore perché la cronaca proprio di queste settimane ci ricorda di un’altra donna colpita con l’acido, di Anna Borsa, la parrucchiera uccisa dall’ex mentre era al lavoro e di Paola ferita mortalmente pochi giorni fa dal marito rodolfo che poi si è tolto la vita. Oggi 25 novembre anche la Questura di Salerno su impulso della direzione Centrale anticrimine ha organizzato un momento di riflessione a più voci. L’evento “Questo non è amore” si è tenuto presso l’Università degli Studi di Slerno. Il Prefetto di Salerno Francesco Russo ha scelto di mettere da parte il discorso preparato e di leggere la testimonianza di Filomena, prima di lui gli inviti a denunciare partiti in un video con la testimonianza anche del Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia.
Come è stato ricordato nel corso dell’incontro con tanti interventi, molto è stato fatto, in questi anni, per arginare il fenomeno della violenza contro le donne, e ciò grazie agli strumenti normativi di cui le forze dell’Ordine sono in
possesso e grazie all’elevata specializzazione, più che trentennale, maturata inquesta materia. Sono state perfezionate le procedure sia del “pronto intervento” che quelle investigative ma, soprattutto, si è agito sul piano della “prevenzione”, ove si gioca la partita contro il femminicidio, come hanno ricordato sia il questore di Salerno, Giancarlo Conticchio che il capo della Procura di Salerno, Giuseppe Borrelli.
Oltre a tutti i vertici delle forze dell’ordine, il rettore, il vescovo all’incontro ha partecipato anche una delegazione della Salernitana femminile accompagnata da Stefano Colantuono.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro