VIOLENZA CONTRO LE DONNE, PER IL CAPO DELLA PROCURA DI SALERNO BORRELLI: “SERVE AGIRE SULL’EDUCAZIONE” –

La panchina rossa situata davanti al palazzo di giustizia di Salerno non è solo un simbolo. La procura di Salerno ha deciso di non restare seduta ma di mettersi al lavoro in maniera intensa per fermare un fenomeno che stando ai numeri è in crescita anche in provincia di Salerno. A testimoniarlo sono quotidianamente le note stampa con le quali la stessa procura informa su provvedimenti che vanno a limitare la libertà di azione di soggetti pericolosi. Due soltanto in ordine di tempo nella giornata di oggi. Ad Amalfi i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa nei confronti di un ventiduenne per atti persecutori nei confronti del padre della sua ex fidanzata. Un altro caso arriva invece da Capaccio e riguarda un trentenne accusato di maltrattamenti contro i genitori. Il provvedimento arriva dopo diverse segnalazioni da parte della madre e del padre minacciati di morte percosse lesioni per mano del figlio. Ed è il procuratore il capo della procura di Salerno Giuseppe Borrelli a confermarlo al nostro microfono in un bilancio di tutte le attività che è stato anche occasione per una riflessione più generale sulle azioni da intraprendere per fermare la violenza contro le donne. Riguardo a fatti di femminicidio in generale reati di codice rosso nel periodo dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023 ci sono state 16 richieste di allontanamento dalla casa familiare, di cui 14 accolte; 42 richieste di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle vittime, sei richieste di altre misure  e una richiesta di obbligo di dimora. Nello stesso periodo sono stati 827 i procedimenti curati dalla procura di Salerno. Il procuratore Borrelli è intervenuto anche sulla questione del possibile inasprimento delle pene destinate a chi compie questo tipo di reati aprendo però la riflessione alla necessità di intervenire sulle agenzie educative.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro