VIOLENZA IN OSPEDALE, ARRESTO IN FLAGRANZA PER UN 25ENNE. APPLICATA LA LEGGE SALVA SANITARI –

E’ andato in escandescenza, aggredendo due guardie giurate ed un addetto alle pulizie dell’ospedale di Battipaglia. Lo scorso 14 maggio è stato arrestato , ma per lui il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere.

Uno straniero del Marocco, senza fissa dimora di 25 anni,  M.E.A,  è stato arrestato dagli agenti di polizia del Commissariato di Stato di Battipaglia per il reato di danneggiamento e lesioni personali.

Si tratta del primo arresto flagranza  in provincia di Salerno per il reato di danneggiamento di strutture sanitarie, con l’applicazione del  quarto comma dell’articolo 635 del codice penale, la recente misura aggiuntiva  legislativa introdotta per garantire maggiore tutela alle strutture sanitarie e ai loro operatori.

Secondo quanto ricostruito dalle  indagini condotte dagli agenti di Polizia di Stato di Battipaglia,  diretti dal vice questore Giuseppe Fedele,  l’uomo originario del Marocco,  con regolare permesso di soggiorno, dopo essere stato allontanato da alcuni spazi dal pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Speranza,  dove si trovava senza alcun motivo dopo aver trascorso li la notte,  sarebbe andato in escandescenza danneggiando le porte scorrevoli del triage ed avrebbe aggredito le guardie giurate in servizio di vigilanza e anche l’addetto alle pulizie.

Sono stati momenti di paura quelli vissuti nell’ospedale di Battipaglia dove è stato fondamentale l’intervento degli agenti di polizia che lo hanno bloccato.

L’arresto,  con la custodia cautelare in carcere,  emessa dalla Procura della Repubblica di Salerno è avvenuto nell’ambito delle stringenti operazioni di controllo della Polizia di Stato presso i presidi ospedalieri e le strutture di pronto soccorso della provincia e  rientra tra le misure urgenti per contrastare fenomeni di violenza nei confronti di professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché danneggiamento di beni destinati ad assistenza sanitaria.

Autore dell'articolo: Barbara Albero