24 MAGGIO, SALERNO NON DIMENTICA –

Sono sempre nel cuore e nei pensieri di tutti i salernitani. Ciro, Enzo, Peppe e Simone se ne sono andati troppo presto ed in un modo tragico ed oggi sono esattamente 22 anni da quel giorno. Il dolore e la memoria restano avvinghiati. Non c’è occasione in

cui Salerno, anche al di fuori della ricorrenza, ometta di ricordare quattro figli strappati alla vita nel fiore degli anni. Dopo una partita, in circostanze che restano in parte ancora non chiare, con responsabilità che solo in parte sono state accertate, quel treno era una bomba ad orologeria e sarebbe stata solo questione di ore. Destino volle che la tragedia si consumasse a pochi chilometri da casa, quando ormai la stazione di Salerno era in vista. Il dolore delle famiglie e di una comunità resta lo stesso di quel giorno, ma il ricordo deve essere anche monito per tutti, in particolare per le giovani generazioni. La passione è una cosa, la vita un’altra e bisogna sempre evitare gli eccessi. Salerno non dimentica e deve ricordare anche e soprattutto affinché tragedie del genere non si ripetano. Sabato, a Largo Campo, su iniziativa degli Ultras Centro Storico si sono vissute ore di allegria senza eccessi e con un obiettivo ben preciso: coinvolgere e mettere al centro della festa i bambini. Un modo per alimentare curiosità, passione ed entusiasmo verso il calcio e la maglia granata nei più piccoli, che hanno lanciato cori ed hanno festeggiato insieme ai loro coetanei, sotto lo sguardo di genitori e nonni, la serie A che da agosto potranno vedere più vicina, toccare con mano dopo aver visto i campioni e gli squadroni della massima serie solo in tv. E, lo ripetiamo, Salerno dovrà farsi trovare pronta e mostrarsi capace di vivere in modo consapevole, responsabile e maturo questa grande avventura. In piazza il ricordo dei ragazzi morti sul treno partito da Piacenza è stato un momento di grande commozione collettiva. Lo striscione dedicato a Ciro, Enzo, Peppe e Simone ha dominato la piazza e quei volti così giovani e belli restano dentro il cuore di tutta la città. Ai più piccoli, insieme ai cori da stadio ed ai nomi dei calciatori, bisogna spiegare anche quella tragedia. La serata si è chiusa con l’arrivo a sorpresa di Tutino, Di Tacchio e Kristoffersen che si sono riempiti gli occhi ed il cuore dell’entusiasmo e del calore della gente. L’ultimo sorso di felicità prima del definitivo rompete le righe.

Autore dell'articolo: Nicola Roberto