L’occasione è ghiotta, anche strana – se si vuole – perché ipotizzare che, nonostante due sconfitte di fila ed otto in totale su undici gare giocate, la Salernitana di Colantuono potesse ospitare la Samp del traballante D’Aversa con la prospettiva di superarla in caso di successo e di affacciarsi sulla soglia della zona salvezza solo un mese fa sarebbe stato un azzardo. Ed invece, la classifica ancora abbastanza corta, in cui fa notizia la piccola fuga in avanti di Venezia e Spezia più che dell’Empoli, lascia qualche spiraglio anche alla Salernitana che non ha troppe cartucce da sparare e non ha alle spalle una società forte, solida, certa. Tra le poche certezze cui aggrapparsi ci sono senza dubbio i segnali di crescita evidenziati dalla squadra nelle ultime partite, la grande capacità carismatica, quasi ieratica, di Ribery ed il supporto dei tifosi. Ed a proposito di tifosi. Da un lato, si registra l’iniziativa degli ultras che hanno organizzato una raccolta benefica a favore della Lilt, dall’altro i numeri relativi alle presenze all’Arechi. Si va verso quota quindicimila per la gara con la Samp, tra cui i cinquemila che hanno sottoscritto i mini abbonamenti per le ultime tre partite casalinghe del girone di andata, le ultime, stando agli impegni assunti anche con la Figc a suo tempo, in regime di trust. Da lunedì, poi, partirà la prevendita per la gara del 30 novembre con la Juventus, la più attesa dell’anno, forse, sicuramente una di quelle per le quali ci sarà la maggiore richiesta di biglietti, visto che la squadra bianconera ha tifosi in tutta Italia, tantissimi proprio al sud. E’ vero che i mini abbonamenti sono stati pensati per favorire i tifosi granata, dando loro la certezza del posto allo stadio per due gare di cartello, Juve e Inter appunto, ed è innegabile che i prezzi praticati siano stati congrui, finanche vantaggiosi sia per il tifoso sia per la società che ha realizzato un incasso certo abbastanza cospicuo. Al tempo stesso, però, i prezzi per chi vorrà acquistare il singolo tagliando per la gara con la Juventus sono molto alti. E’ una scelta della società che ha la piena facoltà di fissare una curva a 60 come anche a 90 euro. Tuttavia, un rincaro così marcato per tutti i settori dell’Arechi risulta penalizzante per le famiglie o per chi fa già tanti sacrifici per acquistare normalmente un biglietto o seguire la squadra in trasferta. Il tutto esaurito, magari, ci sarà a prescindere ed il cassiere farà festa. La festa, però, se così vogliamo chiamarla, doveva essere del popolo salernitano, di coloro i quali erano allo stadio anche con l’Empoli, tanto per dire, e così facendo si favoriscono i cosiddetti occasionali, richiamati dal nome dell’avversario di turno più che dalla fede granata. Se la virtù sta in mezzo, nella fattispecie in questione la virtù non c’è. Del resto, ci sono quelle strane occasioni in cui la coscienza viene messa a tacere e si soddisfano altri bisogni ed istinti. Il grande incasso ha fatto gola più che l’idea di rendere lo stadio accessibile a tutti, specie alle famiglie ed ai piccoli tifosi. In fondo, una società con data di scadenza 31 dicembre quanto può pensare al domani?
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