Classe ’84, ribattezzato al primo impatto il bomber di Mugnano dai tifosi granata, Raffaele Palladino è stato uno dei calciatori più talentuosi che abbiano vestito la maglia della Salernitana. Quando il campionato di B era veramente una serie A2, basti pensare che in quella stagione, 2004- 05, giocava e segnava con la maglia del Genoa un certo Diego Milito, Raffaele Palladino, preso in prestito insieme al nigeriano Benjamin dalla Juventus, si impose con talento, eleganza ed educazione sul palcoscenico dell’Arechi. Per lui, che ha avuto anche la soddisfazione di giocare con la Nazionale, furono 15 gol in 39 presenze in campionato a cui si aggiunsero 4 reti in Coppa Italia. Prima nel 4-2-4 di Ammazzolorso, poi nel 4-3-2-1 di Gregucci, Palladino seppe incidere e non poco. Dopo il Livorno, la Juve, il Genoa, il Parma, il Crotone, ha chiuso la carriera a Monza senza mai scendere in campo a causa di un infortunio. Proprio gli acciacchi fisici ne hanno condizionato una carriera che avrebbe potuto dargli soddisfazioni anche maggiori. Da tecnico delle giovanili brianzole, Palladino ha studiato ed ha imparato molto in fretta. Chiamato dalla società a sostituire Stroppa alla guida della prima squadra, ha esordito battendo la Juve. In otto gare sulla panca del Monza non ha mai pareggiato: 4 vittorie e 4 sconfitte nel suo tabellino. Contro la Lazio, giovedì sera, è arrivato un ko amaro. Il Monza si è visto annullare un gol di tacco di Petagna per questione di centimetri ed ha poi ceduto nella ripresa, complice anche un errore del suo portiere. Dall’Olimpico, però, i brianzoli sono usciti a testa alta e Palladino ha elogiato la sua squadra, ma ha subito cominciato a pensare alla gara con la Salernitana. Senza l’infortunato Sensi e senza Pablo Marì, ma con Pessina fresco di ritorno in Nazionale, il Monza potrebbe riproporre il 3-4-2-1 con uno tra Mota e Petagna in avanti, e due trequartisti a sostegno. Ciurria sarà schierato a destra, mentre Rovella dovrebbe tornare dal primo minuto in mediana. Il Monza è una delle squadre col più alto possesso palla ed in casa ha vinto tre delle quattro gare sotto la gestione Palladino. Unica sconfitta contro il Bologna.
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