Si ritorna subito in campo e, forse, è meglio così. Dopo la giornata di grandi emozioni vissuta domenica, la Salernitana deve ancora completare l’opera. La salvezza è sempre più vicina, ma va ancora conquistata. Mancano pochi punti al traguardo, ma bisognerà stare ancora ben concentrati perché le insidie non mancano. Domani all’Arechi arriverà la Fiorentina, regina di coppe visto che ha raggiunto la finale di Coppa Italia con l’Inter ed è giunta alle semifinali di Conference. La squadra viola ha inferto un colpo definitivo alle speranze della Sampdoria ed ha ritrovato la vittoria dopo la rimonta con tanto di sconfitta a Monza. Caricata dai suoi tifosi prima del derby, come giusto e naturale che fosse, la squadra di Sousa è stata poi gratificata dall’abbraccio della sua gente di ritorno da Napoli ed anche qui nulla di strano. La Salernitana era stata penalizzata dal teatrino messo su da altri in relazione alla data della partita del Maradona, ma pretendere che diventasse anche vittima sacrificale sarebbe stato troppo. Le partite si giocano e basta. Tutto il resto è cinema, di serie B peraltro, con tutto il rispetto per la categoria in questione. Hanno sbagliato tutti, non certo la Salernitana né la tifoseria granata che a casa sua ha pensato bene di dare alla squadra un incoraggiamento che ha sicuramente fatto bene e che ha voluto poi ringraziarla nel post partita. Il gesto va ancor più apprezzato perché si è voluto rendere omaggio all’impegno ed alla serietà con cui è stata affrontata la partita, il cui risultato, per giunta, è stato importante per la classifica. I numeri sono sotto gli occhi di tutti A sei giornate dalla fine, infatti, avere sette punti di vantaggio su Verona, che a sua volta poche settimane fa aveva pareggiato a Napoli e a cui nessuno aveva chiesto di non rovinare la festa, e sullo Spezia, è sempre meglio che averne sei. Come diceva sempre il saggio Boskov, in fondo, pareggiare è meglio che perdere. Tanto più, aggiungiamo, se si pareggia in casa della capolista e si somma alla propria classifica un punto che sulla carta in pochi lontano e fuori da Salerno pensavano fosse possibile conquistare. La salvezza ora passa dalla gara con la brillante Fiorentina di Italiano e poi passerà dal faccia a faccia di lunedì 8 maggio con l’Empoli al Castellani. La Salernitana sa che avrà il conforto ed il sostegno dei suoi tifosi nel rush finale. Del resto, sostegno e calore non sono mai mancati. Una squadra come la Salernitana non scende in campo per vincere scudetti e coppe, magari, ma in ogni partita sa che con impegno e sacrificio può vincere qualcosa di meglio: l’amore ed il rispetto della sua gente che si identifica con la squadra e da essa vuole semplicemente essere rappresentata al meglio. Ed ora testa alla Fiorentina. L’Arechi si prepara perché sa bene che domani dovrà fare ancora una volta la differenza.
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