Che sia mezzo pieno o mezzo vuoto, come si sa, è opinabile: il bicchiere granata s’è riempito di 24 punti nell’arco delle 21 gare del girone di andata, bottino che, paragonato ai 20 dello scorso anno, è sicuramente migliore ma non certamente quello che la società ed i tifosi si attendevano. Considerate le potenzialità di cui la proprietà ed il diesse Fabiani ritengono fornito il gruppo granata, la classifica non è soddisfacente. La Salernitana è appena sopra la zona playout, ma è anche distante cinque punti da quella playoff che non sono tantissimi e che aumentano i rimpianti per le troppe occasioni perse e confermano che questo campionato è mediocre e consente a tutti di poter recuperare, a patto che ci si dia una mossa. Sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia se si prendesse come oro colato la vittoria di ieri contro il decimato Perugia, trascurando il fatto che gli umbri annoverano assenze pesantissime. I tre punti sono santi e benedetti, non v’è dubbio, ma, al tempo stesso, bisogna riconoscere ed interpretare i segnali del campo. C’è il mercato alle porte e, dunque, l’opportunità per correggere limiti e difetti, ma anche errori evidenti commessi in estate c’è e va sfruttata ma bisogna partire dal presupposto che si dovrà operare con chiarezza e tempestività. In difesa ci sono falle evidenti, a cominciare dalla porta perchè il gol subito ieri da Terracciano, fosse stata altra la situazione di punteggio, non sarebbe passato quasi sotto silenzio. Il reparto dei centrali va migliorato, mentre sulle fasce occorre corsa e freschezza. In mediana, poi, anche ieri Bollini ha voluto sperimentare l’incompatibilità tra Ronaldo e Della Rocca, ricevendo l’ennesima conferma che il passo lento di entrambi non giova alla manovra e che, appena uno esce, l’altro cresce. Inutile dire che in mediana occorrerà fare uno sforzo per aumentare il ventaglio delle soluzioni e la qualità degli interpreti. In attacco ci sarebbe una certezza, ossia la coppia gol Coda- Donnarumma, ma sull’ex Teramo si registra un certo fermento e non certo da ora. 24 punti all’andata, nel girone di ritorno servirà alzare il ritmo per scollinare almeno a quota 50 e stare lontani dai guai. Se poi si vorrà puntare a qualcosa di più, sarà il mercato il banco di prova per capire le reali ambizioni del club.
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