BYE, BYE 2016. SI SPERA IN UN ANNO MIGLIORE

Agli archivi consegniamo un 2016 inquieto. Inquieto perchè, inizialmente, carico di aspettative poi progressivamente sfumate. Non un anno horribilis ma neanche uno di quelli da ricordare per sempre. La comunità salernitana lo ha vissuto un po’ come in ogni angolo d’Italia, nel pieno rispetto del trend nazionale, un po’ tutti – a vari livelli, per quelle che sono le proprie aspettative, si aspettavano qualcosa in più…Fa niente. Secondo molti il 2016 è stato un anno di transizione, necessario, dopo la crisi che ha imperversato nell’ultimo lustro, si spera possa essere l’alba di una fase nuova, migliore. Lo ricorderemo per diverse cose, politicamente per la consacrazione di Enzo Napoli eletto sindaco nel segno di una tradizione consolidata, nell’economia per le vicende legate al sistema della portualità e per i segnali di speranza che giungono dall’aeroporto, nella cronaca per tutta una serie di brutte storie che hanno coinvolto famiglie, minori e giovani donne spesso alla mercè di bruti senz’anima. Ma lo ricorderemo anche per le vicende legate alle fonderie Pisano, alla forte ed aspra contrapposizione tra il diritto alla salute degli abitanti di fratte e il diritto al lavoro degli operai dello storico stabilimento, due diritti sanciti, difesi e tutelati dalla costituzione ma che incredibilmente fanno a pugni tra loro. Lo ricorderemo anche per la lotta senza quartiere fatta da magistratura e forze dell’ordine ai trafficanti di morte e al malaffare. Lo ricorderemo anche per gli stenti della Salernitana e brinderemo ad un 2017 migliore per tutto e per tutti.

Autore dell'articolo: Marcello Festa