Palazzo S. Lucia- Palazzo Guerra. Impazza il toto-nomine ed è tutto nelle mani, in questo momento, nei pensieri e nei programmi di Vincenzo De Luca con la supervisione di Matteo Renzi soprattutto per quanto attiene gli equilibri in Regione Campania. Partiamo da palazzo S.Lucia. Essenzialmente sono tre le priorità del neo eletto governatore: il riconoscimento a Napoli, certificato ancora ieri sera da un incontro voluto dallo stesso de Luca nel capoluogo della regione, il riconoscimento a Salerno e in generale all’intero territorio, determinante nella vittoria sui Stefano caldoro, l’UDC di Ciriaco De Mita e Luigi Cobellis, anche loro determinanti per il successo finale. Nella futura squadra di Governo, detto della figura del vice-presidente che De Luca ha concertato direttamente con Renzi, il Governatore dovrà garantire agibilità a tutti e tre i fattori che lo hanno spinto verso il successo. Ballano nomine in Giunta ma anche prestigiosi incarichi di sottogoverno a cominciare dalla sanità con le nomine dei nuovi dirigenti dove l’UDC dovrebbe recitare un ruolo da protagonista. De Luca dovrà far ricorso a tutta la sua abilità per accontentare in primis i napoletani e in questo caso la nomina di Casillo ad assessore ai trasporti sembra già blindata. Poi c’è Salerno che reclama, a giusta ragione, un posto di primissimo piano. Prima del voto De Luca aveva promesso a Franco Alfieri, sindaco di Agropoli, un ruolo di primo piano nel nuovo governo campano. Sarà così? Le noie giudiziarie che attanagliano il primo cittadino di Agropoli sconsiglierebbero una “promozione”, ma intanto la questione va affrontata. E Salerno? Come rappresentare nel governo regionale il comune capoluogo, da sempre roccaforte di De Luca e, soprattutto, chiamata al voto per le amministrative nel maggio del 2016? Ecco allora che dalle decisioni per Palazzo S. Lucia scaturiranno importanti conseguenze anche per Palazzo Guerra. Probabilmente De Luca non nominerà nessun salernitano in giunta, soprattutto dei suoi pretoriani, al massimo dovrà ragionare con i socialisti che hanno garantito un importante appoggio e in questo caso potrebbe ritornare in auge il nome di Enzo Maraio. Cascone ovviamente si occuperà di trasporti lavorando al fianco del futuro assessore, come detto Casillo, mentre potrebbe toccare a Bonaiuto rivestire un ruolo di primissimo piano, capo di gabinetto del Governatore. Va da sé che Picarone, Cascone e a questo punto Buonaiuto non parteciperanno alla partita per l’elezione del nuovo sindaco di Salerno dove sembrano in crescita le quotazioni di Enzo Napoli ma neanche vanno trascurate le ambizioni di Piero e Roberto, i figli di de Luca. Tra gli aspiranti primi cittadini anche Ermanno Guerra ed il fedelissimo Nino Savastano che, al solito, è stato tra i più vicini e più concreti collaboratori di De Luca nella corsa verso Palazzo S. Lucia.
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