Intanto, però, il tempo passa. La battaglia elettorale che Claudio Lotito sta portando avanti in Lega, oltre alle questioni attinenti la Lazio dove il rinnovo di Simone Inzaghi non è stato ancora sancito ed il mercato riserva non poche grane, rischia di far slittare i tempi per la programmazione della prossima stagione. La voglia di Lotito, presidente e proprietario di un club di massima serie, di badare alle vicende della B, assumendo la guida della Lega, cosa che gli darebbe titolo per accedere in Consiglio Figc, non deve e non può rappresentare un freno, un alibi, una scusa per rimandare a data da destinarsi il momento in cui sedersi intorno ad un tavolo e prendere delle decisioni per far ripartire la Salernitana. Perchè un punto non può sfuggire: un conto è che Lotito esca sconfitto dalla corsa alla presidenza della Lega B e, dunque, non sia obbligato a cedere le quote in suo possesso della Salernitana, un altro, invece, che l’attuale co-patron vinca ed allora sia obbligato a cedere. In questo caso si aprirebbero ben altri scenari, perchè non è scontato che Marco Mezzaroma continui da solo. Sarebbe bene che dai due patron giungessero in merito rassicurazioni e chiarimenti. Invece, per ora, si registrano solo silenzi. Mettiamo che Lotito e Mezzaroma abbiano già deciso, come pare plausibile, di incaricare Fabiani e Bollini di lavorare al progetto tecnico per la prossima stagione, ebbene, anche in presenza di questa investitura non ancora ufficiale, nel caso in cui Lotito dovesse essere costretto a defilarsi, cosa sarebbe di questo progetto? Lo porterebbe avanti comunque Mezzaroma oppure anche l’altro cognato si guarderebbe intorno a caccia di una via di uscita? Ecco perchè, comunque vada a finire la battaglia in Lega, c’è da augurarsi che essa arrivi presto a conclusione perchè il tempo è la cosa più preziosa che si possa avere e che troppo spesso in passato la Salernitana ha sciupato.

