La Salernitana non segnava a Livorno da oltre trent’anni, non vinceva al Picchi da molto di più e non metteva insieme tre successi esterni di fila dai tempi di Zeman. Ieri, 29 settembre, data storica per la musica leggera italiana, la squadra di Ventura ha riscritto a suo modo e nel suo piccolo la storia al termine di una partita che ha avuto un epilogo logico dopo novanta minuti di splendida follia. Ventura conferma il 3-5-2 con Maistro e Firenze in mediana e Lopez sulla corsia sinistra al posto dello squalificato Kiyine. Il 3-4-3 del Livorno è spavaldo e spregiudicato e produce una partenza lanciata che porta gli uomini di Breda a sfondare ben presto. Marsura trova nella palude dell’area di rigore granata lo spiraglio giusto per battere Micai. Il gol premia la maggiore intraprendenza del Livorno che approfitta delle difficoltà dei granata a mantenere le giuste distanze tra i reparti. L’approccio alla gara non è dei migliori, Ventura si toglie ben presto la giacca e richiama a gran voce i suoi, in particolare le due mezze ali. L’inversione tra Firenze e Maistro è il primo momento di svolta della partita. L’ex Crotone entra in partita quando può dialogare con Cicerelli, che comincia a spingere sulla destra, nonostante una spalla in disordine. Maistro, invece, trova più spazi sulla parte sinistra. La Salernitana pregusta il pari quando Djuric calcia a colpo sicuro da pochi metri, ma trova Porcino sulla linea di porta. Poco dopo, anche Firenze deve fare i conti con un altro portiere volante che si sostituisce al titolare del ruolo, Zima, ma la Salernitana insiste e sul cross di Cicerelli spunta la testa di Migliorini che disegna una parabola perfetta su cui stavolta nessuno dei ragazzi di Breda può nulla. Ritrovata la parità, la squadra di Ventura comincia con un altro piglio la ripresa ma viene colpita da Raicevic nel suo momento migliore. Sembra il classico imprevisto destinato a sconvolgere i piani, ma la Salernitana reagisce ancora una volta. Lopez dalla bandierina manda dentro un pallone velenoso che sbatte su Di Gennaro e finisce in porta. Rocambolesco, fortunato, eppure meritato, il pareggio ridà slancio alla Salernitana che reclama un rigore per una trattenuta evidente su Djuric in area, ma poi rischia su un contropiede di Marras che trova il piede di Micai tra lui ed il nuovo sorpasso. Ed allora, all’ultima curva, il sorpasso vincente è della Salernitana che ha ancora gambe e voglia di provarci e va a prendersi i tre punti con un’azione non casuale. Giannetti appoggia a Cicerelli che crossa verso l’area, Maistro e Lopez raccolgono il pallone dal versante opposto e dal piede dell’uruguagio parte una parabola perfetta che taglia fuori Zima e fa decollare Djuric che stacca dentro l’area piccola e schiaccia in porta. Tocca ancora a Micai nel recupero metterci una pezza sull’ultimo, disperato tentativo del Livorno di riscrivere il finale della storia, ma non c’è più spazio per i colpi di scena. La Salernitana vince ancora in trasferta, dove non sbaglia un colpo e resta ad un passo dalla vetta.
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