ACCOLTELLAMENTO PARCO ARBOSTELLA, PIU’ PISTE AL VAGLIO DEI CARABINIERI –

Potrebbero essere piu’ di due gli aggressori  che ieri mattina alle prime luci dell’alba in prossimità di un Bar del Parco Arbostella hanno accoltellato due addetti alla sicurezza di un locale notturno della zona dello stadio Arechi. E’ quanto emerge dalle indagini dei carabinieri del nucleo Radiomobile diretto dal Capitano Manlio Malaspina,  dopo aver visionato le immagini di videosorveglianza del locale dove ieri mattina  i due uomini, un 35 ed un 45enne, entrambi della provincia di Salerno,  sono stati feriti con un’arma da taglio.

Le vittime trasportate d’urgenza al vicino pronto soccorso dell’ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno dopo la chiamata dei soccorsi sia al 112 che al 118 di alcune persone che si trovavano in viale Verdi all’Arbostella, non sono in pericolo di vita.

Al primo ferito è stato attribuito un codice rosso a causa delle profonde lesioni da arma da taglio ad una gamba. Per l’altra vittima dell’aggressione le ferite più lievi a un braccio hanno destato meno preoccupazione tanto da assegnare un codice giallo. entrambi sono tutt’ora ricoverati.

Sul posto sono sopraggiunti sia i Carabinieri del nucleo operativo e che del radiomobile di Salerno,  ma degli aggressori nessuna traccia. Nessuno dei presenti ieri mattina dinanzi al bar ha saputo fornire indicazioni utili per le indagini dei militari dell’arma, nè tantomeno gli stessi addetti alla sicurezza che svolto l’attività di buttafuori nel locale notturno della zona Arechi. Nessuna ipotesi è al momento esclusa, facile pensare che gli aggressori possano aver avuto qualche diverbio con i buttafuori nel corso della serata che li avrebbero spinto ad una sorta di vendetta successiva, fino a seguirli dinanzi al bar dove i due avevano deciso di prendere un caffè a fine lavoro. Ma allo stesso tempo non è da escludere altri tipi di “disturbi” legati proprio all’attività di vigilanza notturna. Un fatto di sangue che ha tutte le connotazione di una vendetta, di un’azione premeditata, anche in virtù del fatto che l’accoltellamento si è consumato in un luogo diverso da quello dopo vittime ed aggressori potrebbero aver avuto un primo contatto.

Autore dell'articolo: Barbara Albero