E’ andato ben oltre le più azzardate previsioni. Si sapeva che, una volta insediatosi alla guida della Regione Campania, avrebbe piazzato le sue bandierine per rendere più agevole la sua azione di Governo, ma neanche si immaginava che avrebbe piazzato ben tre salernitani alla guida di altrettante commissioni. Ed invece lo ha fatto acuendo i mal di pancia già abbastanza diffusi all’interno della sua stessa maggioranza. Non è un caso che Di Nardo, esponente di Italia dei Valori, abbia già manifestato tutto il proprio dissenso. “L’assetto che il Partito Democratico ha inteso dare al Consiglio regionale – ha dichiarato – con presidenze di commissioni e incarichi nell’ufficio di presidenza, non solo mortifica lo spirito e il senso dell’alleanza che ha portato il presidente De Luca al governo della Campania, ma si rivela una scelta poco lungimirante da parte del PD. Così non si va da nessuna parte”. Di Nardo parla, in generale del PD evitando di sottolineare che le scelte riguardino, essenzialmente il territorio salernitano, ma fa lo stesso. De Luca ha praticamente cannibalizzato la Regione Campani: non aveva altra via da percorrere per imprimere un’accelerazione decisa al suo programma di Governo. Lavorare in gruppo con persone di cui si fida ciecamente e che, soprattutto, già conoscono i suoi metodi di Governo: il dado è tratto. E così, per la prima volta nella storia della Regione Campania, Salerno, recita un ruolo da protagonista negli equilibri del neonato consiglio regionale, praticamente sovvertito il “napolicentrismo” che pure è sempre stato un tratto distintivo del governo regionale. In soldoni: il ruolo di vice governatore affidato a Bonavitacola, l’incarico di consigliere delegato alla sanità, una sorta di assessore ombra, conferito ad Enrico Coscioni, l’elezione di Enzo Maraio nell’ufficio di presidenza, quindi tre presidenze di commissione ed una vice presidenza. Dopo l’incarico di presidente della commissione bilancio conferito a Franco Picarone e la vice presidenza alla commissione ambiente toccata a Nello Fiore, è toccato così a Luca Cascone e Tommaso Amabile ricevere la prestigiosa investitura. Luca Cascone, in continuità con il mandato di assessore svolto a Salerno, è stato nominato presidente della IV commissione (Urbanistica, Lavori pubblici, Trasporti) mentre Tommaso Amabile, da sempre vicino al mondo accademico, guiderà la VI commissione (Istruzione e cultura, Ricerca scientifica, Politiche sociali). Salerno asso piglia tutto, maggioranza o opposizione conta poco, è sufficiente la carta d’identità, e non è neanche un caso che nello scacchiere di De Luca abbiano trovato spazio anche Monica Paolino di Forza Italia e Alberico Gambino di Fratelli d’Italia. La moglie del sindaco di Scafati è stata eletta vice presidente della commissione Istruzione e cultura presieduta da Amabile, mentre Alberico Gambino svolgerà le mansioni di segretario della Commissione regionale Sanità e Sicurezza sociale guidata da Raffaele Topo, probabilmente l’unica nomina sfuggita al controllo del Governatore, forse una “gentile” concessione” a quella parte del PD che non lo ha mai troppo amato.
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