ANCE AIES SALERNO, UN GRIDO DI AIUTO PER IL PNRR: “SIAMO AD UN GIRO DI BOA, OCCORRE SVOLTARE” –

L’ANCE AIES Salerno ha tenuto molto all’organizzazione del Convegno odierno “PNRR – Giro di boa”, perché siamo in un momento cruciale dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. ANDAMENTO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI PREVISIONI PER IL 2024: -27% RIQUALIFICAZIONE +20% OPERE PUBBLICHE Nel 2023 il settore delle costruzioni ha fatto registrare una prima frenata degli investimenti (-0,6%), alla quale si teme possa seguire, nel 2024, una caduta molto più forte pari al -7,4% (Rapporto congiunturale del CRESME sul mercato delle Costruzioni). Il settore è schiacciato tra la notevole contrazione delle riqualificazioni di edifici privati e la lentezza nella realizzazione delle opere pubbliche legate al PNRR. Il mercato delle ristrutturazioni private risente, infatti, della mancanza di politiche a lungo termine del settore e ha visto il mancato rinnovo del Superbonus 110%, la conferma del 31 dicembre 2024 come scadenza per (quasi) tutti i Bonus edilizi e l’eliminazione della possibilità della cessione del credito. D’altra parte le opere pubbliche finanziate dal PNRR procedono molto più lentamente rispetto alle previsioni, a causa del tempo trascorso nelle ridefinizioni di obiettivi, della mancanza di reali progetti esecutivi e delle notevoli difficoltà burocratiche. Il 2024 ha mosso pochi passi, ma il profondo dualismo del mercato che si prospetta per il nuovo anno è evidente, con un calo degli investimenti in costruzioni che risentirà del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria (che nell’ultimo triennio è giunta a rappresentare il 40% del mercato), che porterebbe ad una flessione tendenziale del -27% per il comparto della riqualificazione. La previsione 2024 stima, viceversa, un’ulteriore e importante crescita negli investimenti in opere pubbliche (+20%), legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR che quindi assume un ruolo ancor più centrale per il sostegno all’economia e del settore delle costruzioni. In provincia di Salerno, per il settore delle costruzioni si riscontra un evidente rallentamento nell’ultimo semestre 2023, che sembra essere confermato dai primi mesi del 2024. 2 Ora è fondamentale, quindi, anche a seguito del Decreto n. 19/2024, accelerare le fasi di aggiudicazione, consegna e realizzazione dei lavori, se si vogliono raggiungere gli ambiziosi obiettivi del PNRR, senza perdere una grandissima opportunità di sviluppo e di ammodernamento del Paese. Il Decreto Legge n. 19/2024 chiude la fase di revisione del PNRR, iniziata circa un anno fa, e con esso si avvia la fase finale di attuazione del Piano, che dovrà raggiungere la piena realizzazione entro il 2026. La revisione del Piano ha comportato: – l’adozione di nuove misure, contenute nel capitolo “RePowerEU”; – la rimodulazione di più della metà degli investimenti del PNRR attraverso un aggiornamento dei rispettivi obiettivi e dotazioni finanziarie; – l’uscita dal Piano di alcuni interventi per i quali si erano riscontrate criticità. Sul piano delle risorse, è apprezzabile lo sforzo realizzato dal Governo che ha garantito la copertura finanziaria sia degli investimenti contenuti nel PNRR, sia di quelli che sono stati esclusi in seguito alla rimodulazione, coprendo un fabbisogno di circa 12,3 miliardi di euro. Teniamo a sottolineare che, in questo modo, si è accolta la richiesta più volte formulata dall’ANCE di evitare il definanziamento dei progetti usciti dal Piano: in particolare, si tratta di progetti molto importanti per il nostro territorio, come gli investimenti medio-piccoli dei comuni, i progetti di rigenerazione urbana, tra cui anche quelli previsti nei Piani Urbani Integrati. A fronte di tali aspetti positivi, restano preoccupazioni rispetto ad alcune scelte del decreto. Una forte preoccupazione riguarda il rischio di depotenziamento della strategia pluriennale di rilancio degli investimenti, per effetto delle norme del decreto, che rinvia alcuni investimenti oltre l’orizzonte del 2026, taglia alcuni fondi pluriennali destinati alle infrastrutture e introduce meccanismi di riprogrammazione e/o definanziamento, pressoché automatici, degli investimenti che registreranno ritardi nei cronoprogrammi, per liberare risorse in futuro. UTILIZZO DEI FONDI DEL PNRR DALLA RIMODULAZIONE NUOVO FABBISOGNO DI 12,32 MILIARDI DI EURO RISCHIO DEPOTENZIAMENTO DELLA STRATEGIA PLURIENNALE DI RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI  In particolare,le modifiche apportate al Fondo Nazionale Complementare determineranno una riduzione dei fondi a disposizione già a partire da quest’anno, a causa dei definanziamenti e delle rimodulazioni previste, con un conseguente slittamento dei cronoprogrammi (si pensi agli investimenti Anas per la messa in sicurezza e il monitoraggio e controllo di ponti, viadotti e tunnel che, nel triennio 2024-2026, subiranno una riduzione di circa 440 milioni di euro, compensata solo nel biennio 2027-2028 da altrettante risorse). Inoltre, le coperture individuate dal decreto per fare fronte a circa 15,5 miliardi di euro necessari per coprire il fabbisogno 2024-2029 derivante dalla revisione del PNRR e del Piano Nazionale Complementare (PNC), sono a carico, per almeno il 70%, di programmi di spesa destinati a opere pubbliche. TEMI ANCORA DA AFFRONTARE: – PAGAMENTI PA -SEMPLIFICAZIONI PROCEDURALI Altra preoccupazione riguarda l’assenza di interventi su alcuni nodi strategici per la rapida attuazione del PNRR, con particolare riferimento ai pagamenti della PA e alle semplificazioni procedurali. Negli ultimi mesi, sono aumentati i ritardi di pagamento alle imprese di costruzioni, che, invece, è indispensabile che siano pagate tempestivamente per rispettare le stringenti scadenze del PNRR. Sul punto, è necessario prevedere che la maturazione dello stato di avanzamento dei lavori (S.A.L.), da cui far scattare il pagamento, debba sempre avvenire secondo la tempistica contrattuale e, comunque, con una cadenza mensile (c.d. “SAL mensili”). In materia di semplificazioni, le misure introdotte dal decreto non sono sufficienti, anche se non mancano delle innovazioni come, ad esempio, nel caso delle residenze universitarie. Non vengono proposte nuove soluzioni strutturali alle lungaggini burocratiche che ancora caratterizzano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia. La soluzione prospettata è ancora un ampio ricorso a Commissari straordinari(alloggi universitari, beni confiscati alla criminalità organizzata)e, a discrezione del Governo, a procedure derogatorie, paradossalmente anche rispetto al Codice degli appalti entrato in vigore meno di un anno fa e alle stesse regole acceleratorie previste per il PNRR.

NUOVA LEGGE REGIONALE URBANISTICA E RIGENERAZIONE URBANA Altro aspetto preoccupante è l’introduzione di una clausola di responsabilità sulla spesa che rischia di scaricare tutta la responsabilità sui soggetti attuatori, deresponsabilizzando tutti gli altri enti coinvolti (Ministeri responsabili dei vari programmi di intervento, enti autorizzatori, ecc). Rispetto alle disposizioni introdotte dal decreto, diversi sono i punti su cui oggi siamo chiamati a confrontarci, non ultimo il tema della sicurezza sul lavoro, un tema legato a quello delle semplificazioni. Su questo punto, preme solo evidenziare che per rispettare le scadenze PNRR e recuperare il tempo perso nelle fasi amministrative e autorizzative prima dell’avvio dei cantieri, vengono proposti alle imprese cronoprogrammi dei lavori troppo ambiziosi che rischiano di mettere a repentaglio la sicurezza. Un secondo aspetto riguarda la necessità di assicurare lacongruità dei costi per la sicurezza riconosciuti alle imprese. Troppo spesso questi oneri sono sottostimati in sede di progetto o calcolati su valori parametrici, invece di essere calcolati in modo sartoriale sulle effettive esigenze del cantiere. Con il Convegno odierno vogliamo ribadire la necessità di dare subito forza a nuove progettualità e realizzazioni legate al raggiungimento degli obiettivi di spesa del PNRR e di stimolare, particolarmente e nuovamente, il mercato della rigenerazione e riqualificazione urbana, anche grazie ad interventi di messa in sicurezza e di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare esistente. La Regione Campania sta lavorando, da diversi mesi, alla revisione e all’aggiornamento della L.R. n. 16/2004 “Norme sul Governo del Territorio”, di estremo interesse, soprattutto perché mira ad introdurre misure per promuovere il rinnovo e il riuso del tessuto edilizio esistente e per agevolare la riqualificazione di ambiti urbani degradati. L’ANCE AIES (con il sistema ANCE regionale) ha partecipato con emendamenti al percorso di formazione della legge, che diventerà lo strumento di disciplina dell’attività urbanistica ed edilizia nella nostra regione nei prossimi anni e che si auspica possa anche tradursi in uno strumento di sviluppo e crescita per il nostro territorio.

PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO CONTRATTO DI SVILUPPO A fronte delle risorse disponibili, infatti, gli interventi di rigenerazione urbana e di recupero edilizio necessitano di semplificazioni normative e, dunque, della introduzione di una legge in materia, che definisca un quadro di regole certe nel quale operare. D’altronde, preme evidenziare, che una valida politica di contenimento del consumo del suolo deve basarsi sulla definizione di norme e di meccanismi giuridici, economici e fiscali in grado di rendere economicamente sostenibili gli interventi di trasformazione e di sostituzione del tessuto edilizio ormai obsoleto e/o in disuso. La rigenerazione urbana necessita di incentivazione, semplificazione amministrativa, snellimento delle procedure, sempre più calate sulle problematiche concrete dei territori, di regole in grado di supportare l’attivazione degli investimenti privati e, soprattutto, di misure volte a garantire la sostenibilità economica delle iniziative. Il partenariato pubblico-privato è una componente fondamentale per la rigenerazione urbana e gli investimenti privati vanno sostenuti. Le risorse private impiegate nelle iniziative di rigenerazione contribuiscono a migliorare notevolmente e qualitativamente i contesti di vita delle comunità, soprattutto laddove integrano le risorse pubbliche, potenziandone gli impatti, non solo economici, ma anche sociali ed ambientali. Un altro tema che l’ANCE AIES intende sviluppare è quello del Contratto di Sviluppo, uno strumento negoziale volto a realizzare programmi di sviluppo strategici e innovativi, di rilevante dimensione, che deve necessariamente attuarsi attraverso sinergie tra soggetti pubblici e privati. Su questo argomento saranno di grande interesse gli interventi dei rappresentati di Cethegus e di Invitalia. 6 Infine, preme ancora evidenziare che il settore delle costruzioni continua a rappresentare un elemento trainante dell’economia del nostro territorio provinciale e che solo il lavoro comune e sinergico di tutti gli attori in campo può portare ricchezza al territorio, anche grazie alla attivazione di investimenti pubblici e privati. CONSULTA DELLE COSTRUZIONI CONCLUSIONI Con tale consapevolezza, l’ANCE AIES si è fatta promotrice di una iniziativa di messa in comune delle competenze e conoscenze di tutti gli attori della filiera delle costruzioni (imprese, ordini professionali, sindacati, associazioni di categoria), che ha trovato concretezza nel nostro territorio con la creazione della “Consulta delle Costruzioni in Provincia di Salerno”, attraverso la sottoscrizione di un accordo di partenariato per la promozione, la valorizzazione e la crescita del comparto edile in provincia di Salerno, anche al fine di stabilire un dialogo competitivo e permanente con le istituzioni locali. Attraverso la Consulta delle Costruzioni, l’obiettivo è di definire una programmazione e una progettualità condivisa, mediante incontri strutturati su temi e problemi di interesse, con tutti gli attori della filiera delle costruzioni e con il mondo accademico, al fine di prospettare soluzioni ed attività comuni. In conclusione, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è uno straordinario strumento di sviluppo e di rilancio del nostro territorio, sia per le infrastrutture sia per la rigenerazione urbana e il recupero del patrimonio edilizio. Il Convegno di oggi vuole essere un nuovo ed ampio momento confronto tra tutti i soggetti coinvolti nel processo di sviluppo e di crescita dei nostri luoghi di vita. L’ANCE AIES Salerno sta concentrando e continuerà a concentrare i propri sforzi su questi temi, offrendo sempre la propria disponibilità a lavorare con le Pubbliche Amministrazioni, con gli Ordini professionali, con l’Università, per costruire un proficuo rapporto di collaborazione pubblico-privato, indispensabile per mutare il volto del nostro territorio.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro