BOLLINI PREPARA LA TRAPPOLA AI LUPI

Il tridente è scontato. Gli interpreti pure, o quasi. Rosina, Coda e Sprocati sono in pole-position per partire titolari e provare a bucare la difesa dell’Avellino sabato prossimo all’Arechi. La sorpresa, invece, potrebbe arrivare dal centrocampo e dalla difesa. La solita mossa alla Bollini, insomma, che sta pensando di confermare lo spartito tattico andato in scena sabato scorso al Cabassi di Carpi. Il trainer granata, insomma, sembra intenzionato a dare continuità al 3-4-3 o 3-4-1-2 che dir si voglia a seconda della posizione di Rosinaldo. Con Perico, Tuia e Bernardini in difesa; Improta, Minala, Zito (o Della Rocca) e Vitale in mediana. Il tutto nonostante in tanti si aspettino il ritorno immediato al 4-3-3. Probabilmente in primis Novellino. Strategie, soluzioni, situazioni tattiche, forse anche depistaggi provati e riprovati in allenamento. La Salernitana ieri è scesa in campo prima all’Arechi e poi a Capaccio per un’amichevole celebrativa contro una rappresentativa locale in occasione dell’inaugurazione del Mario Vecchio. Bollini ha stravolto praticamente tutto, provando a depistare chiunque fosse presente sulle gradinate. 6-0 il risultato finale di una sfida durata meno di novanta minuti: in gol di Busellato, Odjer, Ronaldo, Improta, Donnarumma, su rigore, e Carrafiello e alla quale hanno preso parte diversi ragazzi del settore giovanile granata per far fronte alle numerose defezioni. Solo lavoro differenziato, infatti, per Gomis, Bernardini, Rosina e Coda, riposo precauzionale invece per Mantovani e Della Rocca le cui condizioni non sembrano preoccupare ma verranno valutate nelle prossime ore. Assenti gli infortunati Joao Silva (terapie per lui, oggi il responso definitivo) e Luiz Felipe, stagione finita per il brasiliano. Stamani, invece, la squadra si è ritrovata al Mary Rosy di Pontecagnano. Il tecnico ha chiesto alla squadra il massimo impegno nelle prossime due partite per provare così a chiudere nel migliore dei modi la stagione. Perché i numeri delle ultime quattro giornate hanno clamorosamente ribaltato qualsiasi tipo di ragionamento futuro, da squadra capace di fare più punti nel mese di marzo a squadra che in quello di aprile ha perso invece smalto e brillantezza. Volendo essere più chiari significa appena due miseri punti conquistati sui dodici disponibili e diventare così, escludendo la Virtus Entella che è rimasta a quota zero, la peggiore della B per rendimento delle ultime settimane. Male, malissimo visto il trend iniziale. Soprattutto che peccato. Non certo i numeri che servivano per entrare nei playoff e completare quella che sarebbe stata una grande rimonta, ma a questo punto tutto ciò è già storia vecchia. Superata. Ora quello che più conta è il derby. Dove non basta partecipare, quello che importa è vincere.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta