A BRESCIA OPERAZIONE RISCATTO

Trasformare la sconfitta di Cittadella esattamente come quella di Carpi. E’ l’obiettivo dichiarato di Bollini che dopo lo stop al Cabassi era riuscito a inanellare ben 12 risultati utili consecutivi con i suoi uomini. Il trainer granata ha chiesto alla truppa di fare altrettanto dopo la battuta d’arresto del Tombolato. Dalla sconfitta di Carpi era partita una striscia positiva che ha portato in dote venti punti ed ora Bollini si augura che la ripartenza della sua squadra sia proficua ed immediata così come quella seguita al primo passo falso stagionale. In Veneto si è vista una squadra poco aggressiva e troppo rinunciataria che ha incassato un altro gol su palla inattiva, incapace di costruire gioco e occasioni perché gli attaccanti non sono riusciti quasi mai a tenere palla favorendo gli inserimenti dei compagni.

Inutile dire che tutti si augurano si possa parlare di un semplice incidente di percorso. Di una giornata storta, insomma. L’importante adesso è voltare subito pagina perché la classifica è corta e non consente troppe pause. A Brescia, sabato prossimo, bisognerà avere un atteggiamento più deciso per tornare a far punti e muovere la classifica. Più attenta in difesa, più incisiva in avanti: la Salernitana dovrà compiere un ulteriore salto di qualità visto che da troppo tempo non mantiene la sua porta inviolata mentre nelle ultime due partite i suoi attaccanti non hanno lasciato il segno. Se a Cesena, prima del definitivo pareggio di Ricci, erano stati Rodriguez e Bocalon a tenere a galla la squadra, nelle ultime due gare gli attaccanti sono rimasti all’asciutto. Contro la Cremonese è andato in gol Ricci, mentre a Cittadella è stato Pucino a realizzare il gol del momentaneo pareggio. L’ex Vicenza è il decimo marcatore della cooperativa del gol granata. E se questo, da un lato, è positivo perché rivela una pluralità di soluzioni realizzative, dall’altro, però, non può celare le difficoltà delle punte che hanno tirato poco verso la porta. Forse, questo è stato dovuto ad un calo dei rifornimenti perché il centrocampo non ha impostato con la consueta lucidità e qualità che devono tornare necessariamente ad essere costanti per le bocche da fuoco granata.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta