CAOS DEL CASO LANCIANO. PLAY OUT IN BILICO

Tiene sempre banco la vicenda Lanciano. Ieri l’Assemblea di Lega tenutasi a Città del Vaticano ha deciso di non decidere sull’eventuale slittamento dei play-out. Il presidente Abodi si è preso altre 24 ore di tempo. Entro oggi potrebbe arrivare un orientamento da parte della Lega che dovrebbe fare slittare gli spareggi salvezza almeno di una settimana. A meno che non ci sia un verdetto del campo domani sera che salvi… capre e cavoli. Ma andiamo con ordine.

Ieri sera intanto è scesa in campo la Procura generale dello sport che con una decisione d’imperio ha impugnato chissà quanto a sorpresa la sentenza della corte di Appello Federale che aveva restituito tre dei cinque punti inizialmente comminati al Lanciano in primo grado. L’organo guidato dal generale Enrico Cataldi si è appellato al Collegio di Garanzia chiedendo che vengano comminati al club frentano 4 dei 5 punti inizialmente inflitti per evidenti ed acclarate irregolarità nei pagamenti degli stipendi e non solo. Unico bonus, il punto inizialmente inflitto per il deferimento a cui ha fatto seguito la rinuncia ai compensi da parte del calciatore Manuel Turchi. I tempi del processo sarebbero comunque brevissimi. Gioco forza, verrebbe da dire. Ma lo dice anche la procura “non essendo necessari – si legge – ulteriori accertamenti di fatto”.

E’ chiaro che se domani sera il Lanciano dovesse perdere a Livorno in un autentico scontro diretto mors tua vita mea, ogni discorso giudiziario avrebbe ben altro spessore e non ci sarebbe più l’emergenza di intervenire in tempi strettissimi.

Nel giro di pochi giorni dunque si capirà se su quest’ennesima telenovela o papocchio all’italiana possa mettersi definitivamente la parola fine oppure ci saranno strascichi pericolosi capaci di trasformare l’appendice della stagione in un’infinita battaglia giudiziaria a suon di codici, ricorsi ed appelli anche alla giustizia amministrativa. Le squadre che rischiano hanno già promesso battaglia.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta