IN CASO DI EMERGENZA, IPOTESI 4-3-3

Sabato la sfida contro il Pescara di Zeman con la solita emergenza a centrocampo. Senza Ricci, Odjer e probabilmente Signorelli, Colantuono prova a fare di necessità virtù ed aspetta buone nuove dall’infermeria. Dovesse essere confermata l’emorragia in mediana non è escluso che il tecnico possa trovarsi costretto a cambiare anche modulo. Non sarebbe da escludere, infatti, un cambio di spartito tattico dal 3-4-3 al 4-3-3 con Zito mezz’ala sinistra e Pucino suo omologo a destra ai lati di Minala. Casasola e Vitale sarebbero i terzini, Schiavi e Monaco formerebbero la coppia centrale visto che Mantovani è ancora out per infortunio. In avanti, invece, Palombi tornerà dal primo minuto nel tridente con Rossi punta centrale e Sprocati esterno sinistro. Altra ipotesi potrebbe essere il 3-5-2, ma in tal caso si costringerebbe Mattai Sprocati in una posizione non propriamente ideale per le caratteristiche tecniche dell’ex Pro Vercelli. In ogni caso, prima di pensare ad un cambio del genere, in un senso o nell’altro, Colantuono aspetta notizie dall’infermeria. Le premesse purtroppo non sono buone. Moses Odjer sabato scorso contro il Carpi ha subito una profonda ferita lacerocontusa al ginocchio che gli è costata due punti di sutura con tanto di drenaggio in ospedale. Inizialmente la prognosi era di due settimane. Si spera naturalmente di recuperarlo prima, ma non certo per la gara contro gli abruzzesi. Per Signorelli invece si attende l’esito degli esami clinici. Il play maker venezuelano convive con un problema al flessore e proverà a stringere i denti e rendersi disponibile per la delicata sfida dell’Adriatico. Dovesse dare forfait anche l’ex Empoli sarà completa emergenza. Anche perchè è già difficile immaginare un ingaggio immediato del centrocampista in prova a Salerno, Jean-Daniel Akpa Akpro. Figuriamoci se poi possa essere spedito in campo dal primo minuto dopo oltre un anno di completa inattività. All’Adriatico dunque toccherà arrangiarsi, provando ad escogitare qualche soluzione tampone. Il recupero di almeno uno dei centrocampisti fermi ai box è essenziale perché solo così Colantuono non dovrebbe modificare più di tanto la fisionomia della sua squadra. La composizione del centrocampo resta il cruccio del tecnico che, nella scorsa stagione, quando allenava il Bari, dovette convivere con una lunga sequela di infortuni proprio nel momento chiave del campionato e, dunque, è abituato a fronteggiare l’emergenza.

Autore dell'articolo: Eugenio Marotta