CASO “MAFFULLI”: PARLANO I LEGALI E ALCUNI STUDENTI –

Il professore Nicola Maffulli ha affidato ad una nota ufficiale dei suoi avvocati Luca Imposimato e Antonio Musio una  risposta ufficiale in relazione alla ribalta nazionale suscitata dal video che lo ritrae mentre fa delle flessioni in aula e alla denuncia dell’associazione Liberi Specializzandi che avrebbe raccolto il disagio degli alunni della Scuola di Ortopedia costretti a fare lo stesso e a pagare il caffè se in ritardo.
I suoi legali hanno precisato  che il loro assistito chiarirà la sua posizione nelle sedi ufficiali, in modo da non alimentare inutili processi mediatici. Nella nota, diramata ieri è stata comunque posta l’attenzione sulla strumentalità, da parte di alcuni, nell’utilizzare immagini avulse dal proprio contesto e dichiarazioni prive di fonte, manipolando la percezione dei fatti, mettendo in moto la cd. “macchina del fango” sul professore Maffulli, danneggiando anche gli stessi specializzandi.
Per comprendere il clima e l’atmosfera questa mattina ci siamo recati nei pressi dell’ingresso della scuola di specializzazione ospitata all’Interno dell’Azienda ospedaliera universitaria che ha aperto un’indagine ispettiva e rimosso dall’incarico Maffulli affidando la direzione al dottore Vecchioni. Ecco il parere di alcuni studenti. “Questa vicenda ha scosso pure noi- dice una studentessa di infermieristica che ha fatto delle lezioni con Maffulli e conferma il metodo- le battutine ci sono state ma il professore le ha sempre giustificate come metodo per spiegare la sua materia”. Anche un’altra studentessa parla solo di una battuta e niente di concreto. Ma il metodo non è approvato: “Siamo qui per apprendere, non si può assolutamente chiedere di fare flessioni o pagare il caffè”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro