CASTEL SAN GIORGIO, PAURA PER INQUINAMENTO TERRENI

Sono stati ultimati ieri i lavori di posizionamento dei massi in cemento armato lungo i circa trenta metri in cui il Solofrana ha rotto gli argini all’altezza di via Schiavone in località Fimiani di Castel San Giorgio. I lavori procedono ora con minore affanno e le previsioni meteo per le prossime ore confortano gli operatori e l’amministrazione comunale. Nella giornata di ieri la Giunta, guidata dalla sindaca Paola Lanzara, ha chiesto lo Stato di Calamità Naturale ma a preoccupare più di ogni altra cosa è l’inquinamento dei suoli determinato dall’esondazione. La prima cittadina ha intenzione di chiedere all’ARPAC un’attenta analisi dei terreni delle campagne interessate dal carico delle acque del Solofrana, mentre, contrariamente a quanto era stato predisposto in mattinata, ieri sera dal Municipio è giunto un altro giorno di stop alle scuole di ogni ordine e grado.Nel frattempo anche la GORI ha ricevuto ieri una dura lettera da parte del primo cittadino in merito alle frequenti interruzioni del servizio e ai cali della pressione di erogazione a cui il territorio comunale è soggetto, specie durante le ore serali.In seguito alla notifica pervenuta ieri sera da parte della GORI in relazione ai disservizi legati alla mancanza d’acqua e alla riduzione della pressione del servizio idrico intervenute in questi giorni in numerose zone del territorio comunale – ha scritto Paola Lanzara – è stata immediatamente predisposta una nota per richiedere maggiori chiarimenti. I disservizi, anche se improvvisi, devono essere comunicati tempestivamente in modo da avvisare la cittadinanza e limitare al minimo i disagi. In questi giorni, il maltempo sta mettendo a dura prova il nostro territorio e non possiamo permetterci che anche la GORI ci crei problemi e ne crei ai cittadini già messi a dura prova da quello che sta accadendo”.

Autore dell'articolo: Marcello Festa