“C’È DI MEZZO IL MARE”, TAPPA DI GREENPEACE A SALERNO –

Tappa al porto turistico Masuccio salernitano oggi e domani per la spedizione di Greenpeace Italia “C’è di mezzo il mare”, per documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, e denunciare i crescenti impatti della crisi climatica e dell’inquinamento da plastica.

L’associazione ambientalista chiede, con urgenza, l’istituzione di una rete efficace di aree marine protette pari al 30% dei nostri mari entro il 2030. una due giorni con l’allestimento di un villaggio Greenpeace,  in cui il porto turistico della città si trasforma in una piazza dove incontrare i volontari, ascoltarne i racconti, partecipare ad attività e laboratori per scoprire la campagna per la protezione del Mar Mediterraneo promossa dall’organizzazione ambientalista.

Stamani dando seguito alla diffusione del video dove anche diverse attrici e attori della famosa serie tv “Mare Fuori” hanno voluto sostenere la spedizione di Greenpeace, unendosi all’appello per proteggere il Mediterraneo, c’era anche l’attore cast di “Mare Fuori” Francesco Panarella, che nella serie televisiva interpreta “Cucciolo” (soprannome di Luigi Di Leo), che incontrato un gruppo di ragazzi detenuti nella Casa di reclusione attenuata di Eboli prima salpare per una veleggiata.

L’iniziativa rappresenta un momento importante del percorso di riscatto intrapreso dai giovani detenuti, grazie alla loro relazione con il mare e alle professioni a esso legate, e un’occasione di confronto con gli attori che nella fiction interpretano ruoli legati alla realtà carceraria, i quali a loro volta si sono schierati con  un video-appello a supporto della spedizione di Greenpeace in difesa del Mediterraneo.

Le attività in programma a Salerno si svolgono nell’ambito della spedizione di Greenpeace Italia “C’è di mezzo il mare”: il tour, in programma dal 30 maggio e fino al prossimo 8 luglio, si propone di monitorare e documentare la biodiversità e la fragilità dei nostri mari, minacciati dai crescenti impatti della crisi climatica, dell’inquinamento da plastica, della pesca distruttiva e selvaggia.

 

 

Autore dell'articolo: Barbara Albero