CENTENARIO, UNA FESTA PER POCHI….

Un Mare Magnum all’interno del quale ci sta tutto e il contrario di tutto. In perfetta sintonia con quello che è lo stile della Salernitana targata Lotito-Mezzaroma-Fabiani anche l’organizzazione del centenario è diventata un labirinto all’interno del quale si fa fatica ad orientarsi. Quello che nel sentimento comune, popolare, doveva essere un momento di coesione, partecipazione, appartenenza si è così già trasformato in un terreno di conquista e prevaricazione. Iniziative spot che spesso si sovrappongono, assenza totale di una regia unica e super partes, pretesti per omaggiare qualcuno e allontanare altri, occasione per regolamenti di conti e prove muscolari, insomma una babele…. Si sta così perdendo, o forse già si è persa, un’occasione irripetibile ma d’altronde non ci si poteva aspettare altro da chi che ama dividere più che unire, che premia i “bravi” e mette in castigo i “cattivi”. Eppure almeno questo momento, quest’occasione, questo evento, poteva e doveva prescindere dalle vittorie e dalle sconfitte dei granata, non tener conto degli acquisti mancati e dei brocchi ingaggiati, bisognava, insomma, avere la capacità, la sensibilità di saper andare oltre le difficoltà e le critiche del momento, rappresentando un valore unitario, un momento di coesione e partecipazione popolare. Impossibile farlo. Gravi responsabilità sul punto sono da imputare anche in capo all’amministrazione comunale che non ha saputo, forse potuto, governare l’evento come avrebbe dovuto fare essendo il riferimento istituzionale tanto del club granata quanto dei cittadini. Anarchia, vige la legge del più forte e del meglio “ammanigliato”. Si assiste quasi quotidianamente ad un melting pot di iniziative tutte slegate tra loro, senza una regia unica; occasioni spot per attestare la leadership e esaltare il proprio ego. Il Comune che presenta al Liceo Artistico Sabatini l’iniziativa per la realizzazione del logo del centenario in assenza della Salernitana che, intanto, ha già affidato ad un’associazione privata la propria linea di comunicazione e ancora altri che organizzano talk show, che stampano libri, che realizzano video, che attestano insomma la propria esistenza. Difficile fare peggio ma pare ci stiano provando….

Autore dell'articolo: Marcello Festa