CENTRO COMMERCIALE “LA FABBRICA”, FIADEL CHIEDE INCONTRO AL NUOVO PROPRIETARIO –

Porta la firma del segretario provinciale della Fiadel, Angelo Rispoli, la richiesta inviata già questa mattina di un incontro con Salvatore Barbato , il nuovo proprietario del centro commerciale La Fabbrica acquistato lunedì pomeriggio con un costo di sette milioni di euro dal gruppo Lettieri. Sono ora indirizzate al nuovo proprietario le richieste di trovare una ricollocazione per trenta lavoratori che non hanno vista rispettata quella clausola sociale per la quale il gruppo che aveva realizzato il centro commerciale dalle ceneri della Medsolar, l’azienda di panelli solari a sua volta nata dalla delocalizzazione nelle Mcm da Fratte, si era impegnato a rispettare. In diversi incontri il gruppo Lettieri sostiene di avere rispettato il vincolo ma per il sindacato non è cosi. Lunedì la svolta nelle sorti del centro commerciale rimasto aperto un solo anno. Dopo mesi in cui il gruppo Lettieri era in trattativa con Amazon per realizzare una piattaforma logistica del colosso dell’e-commerce, l’acquisto da parte dell’imprenditore che da tempo investe nell’area industriale di Salerno. L’attuale sede della concessionaria Renault Toyota e Nissan di sua proprietà è infatti nata dall’acquisizione dell’ex centro all’ingrosso cappuccio. e lo stesso proprietario avrebbe acquisito anche i terreni vicini dell’Ideal Standard. Mentre sembra che a scoraggiare Amazon sia stata l’autorizzazione urbanistica per alzare l’altezza da sette a dodici metri, non si conoscono ancora i progetti di Barbato sull’area acquisita , secondo un atto stipulato davanti al notaio Ragonese. Bocche cucite dall’amministrazione comunale di Salerno dove ieri il presidente della Commissione Trasparenza Antonio Cammarota aveva invocato, dopo il monitoraggio da mesi sulla questione attraverso il lavoro della sua Commissione, anche in sede di consiglio comunale maggiore trasparenza sulle sorti della struttura. Ed anche oggi Cammarota ha ribadito: “Va tutelato il pubblico intresse”.

Autore dell'articolo: Monica Di Mauro