CINQUE STELLE O FIGLI DELLE CHIANCARELLE?

Il Movimento Cinque Stelle è imploso. Difficile trovare un termine diverso per spiegare l’incredibile caos che si registra all’interno del Movimento di Grillo che, almeno a Salerno, non ha certamente offerto quell’immagine di cittadinanza attiva e partecipata così tanto cara al suo Guru genovese. Così come era fin troppo facile immaginare anche Nicola Provenza, a margine dell’ennesima, agitata, assemblea, ha deciso di fare un passo indietro, di ritirarsi in buon ordine come già avevano fatto in tanti prima di lui. Sulla barricata restano “aggrappati” con tutte le loro forze Oreste Agosto e i Figli delle Chiancarelle che immaginavano, all’interno dell’assemblea, di poter catturare molti più consensi e adesioni di quelli che hanno concretamente raccolto. Non è stato così perchè la base degli attivisti, quelli che si erano avvicinati al Movimento con grandi ideali e tanta voglia di fare, hanno fatto dietro-front, non condividendo il percorso che ha portato alla scelta del candidato sindaco; ci si è scontrati con un sistema di potere forte e radicato che ha lasciato poco spazio alla democrazia e che ha solo provato a far passare quello che era stato già pianificato e stabilito in precedenza. Per dirla in breve: un abito politico di indubbio richiamo e grande fascino, appunto quello dei Cinque Stelle indossato da quello che è, sostanzialmente, un gruppo oligarchico di potere ora clamorosamente smascherato: i Figli delle Chiancarelle. Ed ora? Oreste Agosto, forte dell’appoggio di pochi, nonostante i numeri risicatissimi, appena 17 ipotetici consiglieri, sta forzando la mano per comporre per presentare comunque una lista – da sottoporre ovvio al blog per la certificazione – contro il parere di tutti anche di alcuni parlamentari in particolare Tofalo e Giordano. Per molti il sogno dei Cinque Stelle a Salerno è già tramontato, molti attivisti, infatti, spingono affinchè alle prossime amministrative il Movimento non sia presente ai nastri di partenza; saltare il giro perchè non si è stati in grado di rispettare i principi fondanti scritti da Casaleggio e Grillo che, dal suo eremo, sta seguendo con attenzione e preoccupazione le vicende salernitane.

Autore dell'articolo: Marcello Festa