COINBASE MOSTRA INTERESSE PER LIBRA

Sembra che le cose vadano molto bene per coinbase, stando a quanto raccontato da Brian Armstrong a Vanity Fair. Armstrong è il CEO della società americana, la quale dal 2012 ad oggi, anno del lancio, sembra aver generato quasi due miliardi di dollari di profitto secondo le parole del suo capitano. Questo grazie soprattutto alle commissioni sulle transazioni e alla sua police interna.

Il CEO ha raccontato la strategia che ha portato a questo risultato durante le sue dichiarazioni, rivelando che Coinbase ha sempre puntato sulla tecnologia sin dal primo giorno, riuscendo a resistere persino al crollo dei mercati che ha scosso molte aziende durante l’anno passato.

I suoi profitti vengono da una politica di continuo reinvestimenti degli utili, i quali vengono messi in gioco per la creazione di nuovi prodotti di successo, in un continuo moto perpetuo che vuole favorire il miglioramento della tecnologia in possesso.

Non adagiarsi mai, sembra essere il motto della Coinbase e del suo CEO, che nonostante le soddisfazioni ottenute attraverso l’exchange di criptovalute, sembra essere pronto a nuove avventure, come quella di Libra, la neonata criptovaluta di Facebook.

Libra e i problemi con la regolamentazione

Sono note al grande pubblico le difficoltà che sta avendo questa nuova criptovaluta pensata da Facebook nel nascere, che vedeva tra i suoi finanziatori iniziali, all’interno della Libra Association, molte importanti aziende e realtà finanziarie mondiali, le quali stanno pian piano abbandonando la nave nel corso del tempo, viste le continue burrasche che è costretta ad attraversare.

L’ultimo caso ha ottenuto un grande clamore mediatico internazionale, visto l’abbandono del progetto da parte di realtà importanti come Visa e Mastercard. Queste fuoriuscite sembrano tutte essere generate dal forte e aperto contrasto che gli organi di regolamentazione stanno facendo alla nuova criptovaluta. Contrasto piuttosto criticato da Armstrong, il quale spera nell’apertura e nell’appoggio degli organi di regolamentazione statunitensi.

Chi è Coinbase e cosa fa

Coinbase è una piattaforma di exchange di criptovalute, la cui fondazione, avvenuta nel 2012, vede le basi a San Francisco, California.

I clienti di Coinbase avranno attraverso questo exchange l’occasione di cominciare a invesitre in Bitcoin, Ethereum e altre Altcoins, le quali vengono aggiunte o rimosse a seconda di alcuni criteri di selezione dal mercato.

In pochi anni, la piattaforma si è fatta un buon nome, arrivando a coprire una utenza superiore ai 10 milioni di iscritti nel mondo, con un giro di affari di molti miliardi e utili di rilievo. Operante in diverse parti del mondo, con Coinbase l’investitore ha l’occasione di operare su asset digitale con monete fiat in 32 paesi e di avere transazioni sicure e immagazzinamento di Bitcoin in un raggio di 90 paesi.

Coinbase, commissioni e metodi di pagamento

In Europa, le commissioni applicate dalla piattaforma Coinbase sono sempre uguali, pari all’1,49% del valore totale dell’operazione effettuata dal cliente, questo sia che si parla di un caso di acquisto che di vendita. Ma la validità di tale commissione è delegata ad una clausola di emissione, ovvero solo coloro che effettuano deposito tramite bonifico bancario possono usufruirne.

Se si sceglie di operare diversamente, utilizzando la propria carta di credito, allora le commissioni salgono al 3,99% sul valore totale dell’operazione effettuata.

Es. chi acquisterà 1000 euro in Bitcoin con bonifico, pagherà 14, 9 euro di commissione, chi invece sceglierà di farlo con una carta di credito o di debito, vedrà la spesa di commissioni elevarsi fino a 39,9 euro.

Un ulteriore spesa, il cliente l’avrà al momento del prelievo, con un costo di 15 centesimo a prelievo, mentre il deposito è gratuito.

Come preannunciato, il cliente potrà quindi depositare denaro attraverso due modalità:

  • Bonifico bancario
  • Carta di credito o Carta di Debito

Autore dell'articolo: Redazione